La prima volta che abbiamo potuto apprezzare Sony Xperia XZ3 il nostro staff si trovava all’IFA di Berlino, sede in cui lo smartphone venne svelato al pubblico. Una delle cose che colpì particolarmente di questo device fu il design, perchè evidentemente proponeva qualcosa di diverso rispetto al suo predecessore. Sebbene posteriormente mantenesse, infatti, quasi invariato lo stile di Sony Xperia XZ2, poteva vantarsi di una parte frontale completamente nuova, che inevitabilmente si ispirava agli ultimi smartphone della serie “S” di Samsung.
La seconda caratteristica che non passò inosservata fu quella relativa al display, con l’introduzione su un device di fascia alta della prima unità OLED prodotta da Sony stessa. A distanza di qualche mese da quel giorno, comunque, abbiamo avuto modo di provare più a fondo questo prodotto e siamo pronti per parlarvene, all’interno della nostra recensione completa.
Recensione Sony Xperia XZ3
Unboxing
La confezione di vendita rivela al suo interno:
- Sony Xperia XZ3;
- cavo USB / USB type-C;
- alimentatore da parete con presa italiana;
- adattatore mini jack / USB Type-C;
Design e materiali
Sony Xperia XZ3 è uno smartphone caratterizzato dalla presenza di due principali materiali: vetro per la parte frontale e posteriore, alluminio lucido per il frame laterale. Queste due superfici non contribuiscono, però, a mantenere il device ben saldo in mano, in quanto la scivolosità complessiva è davvero eccessiva. Le linee morbide del prodotto sono sicuramente piacevoli al tatto, sfoggiando una qualità costruttiva molto buona. Questo modello presenta dimensioni, comunque, non del tutto esagerate, proponendo 158 x 73 x 9.9 mm di spessore, con un peso di 193 grammi.
Sulla parte posteriore trovano spazio, oltre al nome del modello, una fotocamera da 19 mega-pixel, accompagnata dal singolo flash LED e da vari sensori per la messa a fuoco dinamica. Poco più in basso è presente un sensore biometrico, posto in un punto non molto appropriato. Anche in questo modello, infatti, è difficile da raggiungere agevolmente, portando l’utente ad assumere sempre una posizione innaturale nell’impugnatura del device. La velocità di sblocco, comunque, è buona ed assolutamente in linea con la fascia di prezzo a cui si propone il terminale. Esistono dei prodotti, però, che a minor prezzo riescono a garantire una reattività anche maggiore, vedi Oneplus 6 ad esempio.
Il frame destro rivela, poi, il bilanciere del volume ed il tasto di accensione/spegnimento. Sui top di gamma targati Sony è sempre presente, però, un’ulteriore componente: parliamo del tasto a doppia corsa dedicato esclusivamente al comparto fotografico. Grazie a quest’ultimo sarà possibile ottenere un’esperienza simile a quella offerta dalle reflex, con tutta la comodità che ne consegue su un prodotto di questo tipo. Non è sempre facile, infatti, raggiungere il tasto di scatto presente sul display, motivo per cui questo tipo di soluzione sembra essere davvero azzeccata.
Nella parte bassa del device sono presenti ben due bande in plastica, per offrire una migliore ricezione alle antenne, nonchè il microfono principale e l’ingresso USB Type-C.
Sul frame alto trovano spazio il microfono secondario, per la soppressione dei rumori ambientali, e lo slot SIM / micro SD. Quest’ultimo non deve essere estratto per mezzo del comune spillino, perchè presenta una più semplice soluzione. Può essere rimosso dal device, infatti, grazie all’utilizzo delle nostre dita, tirando verso l’esterno la componente incastonata nella struttura. Nonostante questo tipo di soluzione, non ne è inficiata la certificazione IP65/68 posseduta dallo smartphone.
Frontalmente troviamo il display centrale, di cui parleremo tra poco, al di sopra del quale sono presenti il LED RGB di stato, i sensori di prossimità e luminosità, la capsula auricolare e la fotocamera da 13 mega-pixel. Sotto lo schermo è presente, invece, il logo dell’azienda.
Display
Il nuovo smartphone prodotto da Sony presenta un display davvero ottimo, perseguendo una filosofia diversa rispetto a quella passata. Innanzitutto, il vetro a protezione dello schermo è stato piegato lungo le due estremità laterali, offrendo un effetto molto particolare. Ad un primo impatto sembra quasi simile ad un Galaxy delle serie “S” di Samsung, salvo poi constatare una curvatura leggermente meno accentuata per questo Xperia XZ3.
Non meno importante è il fatto che per la prima volta Sony abbia deciso di implementare sui propri smartphone un display OLED prodotto da essa stessa. Su questo modello troviamo, infatti, un pannello OLED TRILUMINOS da ben 6″, con risoluzione QHD+ (2880 x 1440) HDR e form factor in 18:9. A protezione di questa componente abbiamo un Corning Gorilla Glass 5.
Tutta l’esperienza accumulata nel settore dei televisori, è servita all’azienda per proporre uno smartphone in grado di sostenere lo stesso tipo di tecnologie. A bordo di Xperia XZ3 troviamo, infatti, X-Reality, una soluzione software che permette di convertire i programmi TV, ed i film, in HDR, migliorandone così la resa su schermo. Tra le soluzioni proposte, poi, abbiamo anche il Dinamic Contrast Enhancement, che costantemente opera una modifica del contrasto delle immagini, offrendo una miglior qualità generale.
Dal punto di vista pratico, comunque, questa unità risulta essere una delle migliori presenti sul mercato. Il bilanciamento dei colori, infatti, è davvero ottimo e tutte le tonalità sono riprodotte quasi fedelmente, senza che vi sia un’eccessiva saturazione delle immagini. Nel caso in cui non foste soddisfatti della resa è possibile cambiare anche la gamma cromatica ed il bilanciamento del bianco, all’interno delle impostazioni. Una volta estratto dalla sua confezione, il device può essere tranquillamente utilizzato in esterna senza alcun problema di luce, grazie ad una luminosità automatica molto efficiente. Nei luoghi più cupi , invece, tende a rimanere abbastanza conservativo.
Hardware e prestazioni
A bordo di Sony Xperia XZ3 troviamo un hardware di alto livello, con un chipset Qualcomm Snapdragon 845 che consta di un processore octa-core con frequenza di clock massima pari a 2.8 GHz. La GPU è una Adreno 630, mentre dal punto di vista delle memoria abbiamo 4 GB di RAM LPDDR4X -1866 dual channel ed uno storage interno (UFS2.1) di ben 64 GB. Quest’ultimo, tra l’altro, può essere aumentato fino a 512 GB, grazie all’eventuale aggiunta di una micro SD.
Un tale comparto permette di offrire prestazioni di alto livello, non palesando mai nessun impuntamento o crash improvviso, e la fluidità cui si va incontro rende piacevole l’utilizzo del device, sia all’interno dell’interfaccia che nelle singole applicazioni. Lo Snapdragon 845 non scalda particolarmente, sebbene dopo prolungate sessioni di gaming la temperatura tenda ad innalzarsi. Tutti i giochi del Play Store che ho potuto provare, come Real Racing 3, PUBG, Ashaplt 9 e Top Eleven, mantengono un frame-rate sempre costante, con dettagli impostati al massimo.
I 4 GB di RAM, inoltre, permettono di mantenere in memoria un esiguo numero di applicazioni, assistendo ad un ricaricamento abbastanza frequente delle app meno utilizzate.
Benchmark
Software
Sony Xperia XZ3 è uscito sul mercato con Android 9 Pie, attestandosi come uno dei primi device a montare questa release software. Attualmente le patch di sicurezza sono state aggiornate, tra l’altro, al 1 novembre 2018,ma l’azienda nipponica, sul fronte degli aggiornamenti, è sempre stata all’avanguardia e questa reattività non stupisce affatto.
La personalizzazione offerta dal brand non si distacca molto da Android stock, mantenendone inalterate alcune caratteristiche. Il menù principale permette di penetrare all’interno di una molteplicità di diverse impostazioni, grazie alla quale è possibile modificare un buon numero di parametri. Le applicazioni presenti nel sistema, alla prima accensione, possono variare a seconda delle scelte che si fanno in fase di configurazione. Potremo scegliere, infatti, se installare una serie di programmi suggeriti dal sistema, evitando di congestionare lo smartphone con inutili servizi.
Come di consueto, anche su Xperia XZ3 troviamo la modalità STAMINA della batteria, che vi permetterà, una volta attivata, di risparmiare qualcosa in termini di energia. Nel caso in cui foste, però, in una situazione critica, potrete affidarvi alla modalità Ultra STAMINA, che disattiverà Wi-Fi e traffico dati, mantenendo attivi solo alcuni fondamentali servizi.
La stondatura del vetro frontale non è una soluzione puramente estetica, perchè Sony ha deciso di darle anche un senso pratico. Con un doppio tap sulla cornice è possibile attivare, in qualsiasi momento, una finestra che mostra le app più utilizzate ed alcuni toggle rapidi. Uno swipe verso il basso, invece, permette di tornare direttamente alla schermata precedente. Il sensore laterale, come viene chiamato dall’azienda, può anche essere disattivato nelle impostazioni, perchè la precisione necessaria per sfruttarne le sue funzioni deve essere massima e questo, nel lungo periodo, ne scoraggia l’utilizzo.
L’ampio schermo, ad alta risoluzione, e la velocità di calcolo ne fanno un prodotto votato alla multimedialità. Non avrete, quindi, nessun problema nella riproduzione di diversi video, sia di quelli presenti fisicamente sullo smartphone sia di quelli disponibili su Youtube, Netflix o Amazon Prime Video. Tra le altre cose, Xperia XZ3 è dotato della certificazione Widevine L1, potendo gestire tutti i contenuti in streaming alla massima risoluzione possibile.
Connettività
A livello di connettività su questo smartphone non manca proprio nulla. Abbiamo, infatti, Wi-Fi ac Dual Band e 4G, con LTE di categoria 18 che permette il download fino a 1.2 Gbps. Queste due componenti permettono di navigare in assoluta tranquillità, sia a casa che in ambienti esterni. La copertura del segnale è, infatti, molto soddisfacente, riuscendo a garantire ottimi risultati anche nei punti più critici. Troviamo, poi, il Bluetooth 5.0, NFC ed i moduli GPS/A-GPS/GLONASS/Beidou/Galileo, con cui durante la navigazione su strada non ho registrato nessun particolare problema, sebbene sia stata necessaria una breve ricalibrazione iniziale.
Dal punto di vista della telefonia, su questo prodotto è possibile installare contemporaneamente ben due nano SIM o, alternativamente, una nano SIM ed una micro SD.
Qualità fotografica
Posteriormente troviamo una singola fotocamera Motion Eye, dotata di un sensore Sony Exmor RS da 19 mega-pixel, con apertura f/2.0, funzione HDR, stabilizzazione a 5 assi e zoom digitale fino a 8x. Questa componente permette anche, tra le altre cose, di girare video in Super Slow Motion con risoluzione Full HD a 960 fps. In condizioni “normali” è possibile, invece, produrre video in 4K a 30 fps o in 1080p a 60 fps. E’ presente, anche su questo modello, un’intelligenza artificiale in grado di capire la scena coinvolta, impostando i parametri di scatto migliori per quella determinata situazione. In questo caso, però, non ho trovato il modo di limitare questa funzione o di disattivarla temporaneamente.
L’interfaccia proposta è davvero molto intuitiva, con tutti i comandi principali posti nella parta alta dello schermo, tramite i quali sarà possibile attivare/disattivare il flash, impostare un timer, settare la risoluzione preferita, modificare la luminosità, attivare la selfie-camera ed entrare nelle impostazioni. In basso, invece, avremo il tasto di scatto, le varie modalità disponibili e la possibilità di switchare rapidamente tra le modalità foto e video.
Nelle ore diurne il sensore posteriore riesce a tirare fuori degli scatti assolutamente degni di nota. I colori, infatti, sono quasi sempre ben bilanciati, anche nelle situazioni più critiche. Qualche foto in controluce, che potete vedere nella galleria qui sotto, mostra come l’effetto finale non restituisca una sovraesposizione dell’immagine, con un software che gestisce bene, quindi, anche questa difficile condizione. Il rumore fotografico non è percepibile in condizioni normali e solo con un’analisi più approfondita, effettuando uno zoom sulla foto, è possibile vederne qualche traccia. I dettagli offerti rimangono, comunque, molto buoni.
Anche negli ambienti chiusi il sensore offre buone prestazioni, con una gestione delle luci sempre molto soddisfacente ed efficace.
In notturna la qualità non cala in maniera importante, perchè anche in questo caso il sensore posteriore restituisce una buona qualità. I neri sono quasi assoluti ed i particolari, pur essendo meno chiari e dettagliati, possono ugualmente essere considerati più che sufficienti. Solo le fonti di luce che si trovano di fronte all’obiettivo possono disturbare leggermente lo scatto ma, in generale, non si avverte mai una sovraesposizione dei soggetti ripresi.
Il singolo flash LED, inoltre, permette di illuminare bene la scena, anche in condizioni di completo buio. Questo sensore non fa nessuna fatica nella messa a fuoco automatica, rimanendo efficiente anche nelle condizioni più difficili. E’ possibile anche scegliere fra due tipi di illuminazione differente, ovvero flash di riempimento ed il classico flash, che in base alle esigenze possono tornare molto utili.
Infine, la funzione bokeh, sempre riferendoci al sensore posteriore, non è una delle migliori. Le foto che ho potuto scattare in questa modalità parlano da sole: i contorni, in alcune situazioni, non sono captati in maniera ottimale dal software. Questo porta ad un effetto che, alla luce di tutto, sembra essere troppo forzato.
La fotocamera anteriore, un grandangolo da 23mm, consta anch’essa di un sensore Exmor RS, in questo caso da 13 mega-pixel. Sul fronte relativo alla qualità, ci troviamo su livelli di dettaglio e di pulizia dell’immagine davvero elevati. La modalità bokeh, a differenza dell’altro sensore, è più soddisfacente e permette di scontornare sufficientemente bene i soggetti in primo piano. Anche nelle ore notturne il risultato è buono, senza particolari fenomeni di sovraesposizione sullo sfondo.
Nei video in 4K i 30 fps si fanno sentire in termini negativi, pur mostrando una fluidità ed una stabilizzazione a tratti è migliore che sui video in 1080p. La qualità, in generale, ricalca quella già analizzata per le due fotocamere.
Audio
I due speaker frontali, che danno la possibilità di sfruttare l’effetto stereofonico, sono di buona qualità. Sebbene i bassi non siano particolarmente marcati, le frequenze medie e alte non risultano essere troppo invasive. L’equilibrio generale è buono ed anche il volume massimo è all’altezza delle aspettative, senza che vi siano distorsioni. Su questo Sony Xperia XZ3 manca, inoltre, l’ingresso mini jack. Per questo motivo l’azienda ha deciso di implementare una serie di diverse tecnologie, volte ad aumentare la qualità delle tracce durante l’utilizzo di cuffie bluetooth. A tal proposito, sono presenti il codec LDAC ed il codec Qualcomm aptX. In cuffia, comunque, la qualità è davvero ottima, potendo sfruttare anche l’apposito adattatore presente in confezione, che rispolvererà i classici auricolari con jack da 3.5mm.
Una feature abbastanza singolare è quella che prende il nome di Dynamic Vibration System, che si sincronizza con le frequenze delle tracce audio in riproduzione, facendo vibrare lo smartphone a “tempo di musica”.
Autonomia
Su questo smartphone troviamo una batteria da 3330 mAh.
L’autonomia garantita da questa unità non è eccezionale, pur permettendovi di terminare la giornata con un utilizzo mediamente intenso del device. Nei nostri test intensivi, infatti, ha sempre superato le 5 ore di schermo acceso, su un totale di circa 10 ore di utilizzo continuo. Quando sfruttato anche meno intensamente, ha completato un’intera giornata, composta da circa 15 ore, con un tempo di schermo attivo pari a più di 5 ore complessive. Questo è un chiaro segno di come il software riesca a gestire molto bene l’alternanza di fasi di utilizzo e standby, senza gravare troppo sulla batteria.
La ricarica completa, purtroppo, non è veloce, perchè l’alimentatore presente in confezione offre un’uscita a 5V 1.5A, che vi farà passare dal 10 al 100% in circa 2 ore e 30 minuti.
Conclusioni
Sony Xperia XZ3 è venduto ufficialmente in Italia ad un prezzo di listino di 799 euro. Salvo offerte e sconti attuali sui 659 euro dovrete spendere questa cifra per portarvelo a casa.
Analizzando il mercato, questo smartphone si pone in una situazione di vantaggio rispetto a tanti altri competitor (vedi Samsung e Huawei), offrendo un comparto tecnico di altissima qualità ad un prezzo leggermente minore. Non sono state introdotte due o tre fotocamere posteriori, ma a livello pratico la presenza di un unico sensore è più che sufficiente per garantire un’ottima qualità. In questo caso la filosofia perseguita da Sony, a mio avviso, è stata vincente, confermando che si può tirare fuori un bel risultato anche da una singola unità. Ovviamente troviamo meno funzioni fotografiche rispetto a quelle proposte su altri top di gamma, ma nel suo piccolo questo device svolge un buon lavoro in quasi tutti i comparti, senza strafare.
Le prestazioni, poi, sono convincenti e dal punto di vista hardware l’unica “pecca” è rappresentata dai soli 4 GB di RAM, che ormai sui top di gamma Android sono quasi un lontano ricordo. Sicuramente i numeri sono spesso solo un mezzo per prevalere sugli altri, perlomeno a livello d’immagine, ma questo Xperia XZ3 rimane un ottimo prodotto, pur con alcuni piccolissimi difetti ancora da limare.