L’operatore nostrano ha ricevuto una condanna dall’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria a causa della pubblicità ingannevole insita nell’espressione Giga “illimitati”, ripetuta varie volte nelle pagine presenti sul sito ufficiale e inerenti al piano TIM Senza Limiti Platinum. La vertenza è stata avviata da Vodafone il 24 ottobre 2018 e rappresenta di certo una vittoria per il gestore rosso.
TIM Senza Limiti Platinum: troppa poca chiarezza per quei GB senza limiti
La pagina della Promo dopo la sentenza.Precisamente, la condanna è stata pronunciata il 9 novembre scorso; nel mirino ci sarebbe la pagina web dedicata alla promo TIM Senza Limiti Platinum, la quale offre – nel bundle proposto – anche GB senza limiti. E proprio quest’ultimo punto causerebbe confusione negli utenti, in quanto in basso è specificato che dopo i 50 GB di traffico Internet, la velocità di navigazione viene ridotta a 32 kbps.
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Ovviamente la questione ha sollevato una discussione circa il rapporto tra Giga illimitati e riduzione della velocità di navigazione; TIM si è appellata alla differenza sostanziale tra i due concetti. Anche a velocità ridotta, i Giga offerti dalla promo non terminano e di conseguenza il termine “illimitati” non rappresenterebbe una pubblicità ingannevole. Ma stando al Giurì, l’utilizzo inesatto del termine crea un pregiudizio concorrenziale nei confronti di altre aziende che offrono 50 Giga senza accostarlo al termine “illimitato”. Inoltre, il Giurì si è appellato al principio secondo cui l’indicazione supplementare deve essere contestuale alla primaria.
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Fino a poco fa, gli utenti avrebbero dovuto cercare di propria iniziativa all’interno della pagina, le parti in cui si chiariva il significato di “Giga illimitati” e le conseguenze per la velocità dopo la soglia dei 50 GB. Per questo motivo è arrivata la condanna per TIM dato che la pubblicità legata alla promo Senza Limiti Platinum è contraria all’articolo 2 del codice di Autodisciplina.
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