L’imbalsamatore digitale potrebbe essere una figura professionale del futuro molto ambita. Volendo essere spiccioli, si tratta di una sorte di notaio che prende in carica il nostro “testamento digitale“, che racchiude istruzioni su cosa fare di tutti i nostri dati ed affari sul Web dopo il nostro passaggio a miglior vita.
E voi, fareste mai l’imbalsamatore digitale?
Avete mai preso coscienza, realmente, di quante nostre informazioni personali circolano online? di quanti account ed abbonamenti digitali abbiamo? Per non parlare dei vari spazi di archiviazione in cloud! La morte non è mai bella da ricordare, ma è qualcosa che accade a tutti prima o poi. Ed allora, dopo il passaggio a miglior vita, che fine faranno tutti i nostri dati online?
Attualmente poche piattaforme, come Google e Facebook, permettono di decidere cosa fare delle nostre informazioni dopo un evento tragico, designando un erede. In tutte le altre situazioni è complicato: la soluzione è quella di lasciare le credenziali su un pezzo di carta nello scatolone con su scritto “aprire dopo la morte”, ma è improbabile.
Ecco, gli imbalsamatori digitali nascono proprio per questo motivo. Si tratta di aziende, e figure professionali, che si occuperanno di creare un mega back up di tutte le nostre informazioni presenti online e ci daranno la possibilità di decidere – in anticipo – cosa dovrà essere di loro dopo il nostro trapasso.
Negli stati uniti ci sono già alcune realtà pronte ad accogliere i nostri particolarissimi testamenti. In effetti, per quanto possiamo essere scaramantici e non volerci pensare, è bene essere consapevoli che sarebbe necessario pensare preventivamente a come essere certi che i nostri affari online siano sistemati anche “dopo”.
[su_app]
