È cominciato decisamente male questo nuovo anno per il mondo della tecnologia. Dopo la notizia della grave falla di sicurezza che affligge i processori Intel, AMD e ARM, ora sono le batterie dei laptop HP a finire sotto accusa.
HP avvia un programma di ritiro di oltre 50.000 batterie
La più grande multinazionale per la produzione di pc a livello mondiale sembra non riuscire a stare alla larga dai guai. Il 2018 inizia con un programma volontario di ritiro di batterie ritenute a rischio di surriscaldamento. Esattamente un anno fa lo stesso copione: circa 100.000 batterie a ioni di litio impiegate nei notebook HP venivano ritenute pericolose per lo stesso motivo. Situazione identica a quella del giugno 2016, quando i pezzi ritirati erano stati circa 41.000.
Questa volta, HP e la US Consumer Product Safety Commission hanno stimato che le batterie a rischio in territorio statunitense sono circa 50.000. In Canada, invece, 2.600 pezzi necessitano di sostituzione immediata.
Ecco l’elenco dei modelli a rischio
Qui di seguito riportiamo l’elenco dei prodotti ritenuti potenzialmente dannosi:
Probook 64x (serie G2 e G3)
ProBook 65x (serie G2 e G3)
x360 310 G2, HP ENVY m6
Pavilion x360, HP 11
workstation portatili ZBook (17 G3, 17 G4, e Studio G3)
Se siete fra coloro che hanno acquistato uno dei modelli sopraelencati nel periodo compreso fra il dicembre 2015 e il dicembre 2017, non disperate. Per far fronte al problema l’azienda ha creato un sito dedicato, dal quale è possibile scaricareHP Battery Validation Utility. Si tratta di uno strumento che consente di verificare lo stato della vostra batteria e capire immediatamente se l’unità è a rischio. Nel caso in cui la batteria sia fra quelle difettose, dev’essere ovviamente sostituita.
Nel frattempo, il consiglio è quello di attivare la modalità di sicurezza batteria. Essa determinerà lo scaricamento completo della batteria e bloccherà la carica futura. Il laptop potrà comunque essere utilizzato in completa sicurezza tramite alimentatore. Va detto che è importante non sottovalutare la questione, considerato che sono già stati registrati 8 casi di batterie surriscaldate, sciolte o infiammate, alcuni dei quali hanno provocato danni fino a 4.500 dollari ed ustioni a chi ne faceva uso.
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