ASUS ZenFone Zoom S è l’ultima generazione di camera phone del produttore taiwanese. Il brand ha voluto, però, rendere ancora più interessante questo dispositivo inserendo anche una generosa batteria all’interno. La domanda da porsi è: si tratta di un camera phone o di un battery phone? Scopriamolo nella nostra recensione.
Recensione ASUS ZenFone Zoom S
Unboxing
All’interno del box di vendita troviamo:
- ASUS ZenFone Zoom S;
- cavo USB / USB Type-C;
- caricatore da muro 5V 2A;
- cuffie auricolari;
- clip per la rimozione dello slot SIM;
- cover in silicone;
- manuali rapidi.
Design e Costruzione
La presenza della cover, però, vorrà darci qualche indizio? Rispondiamo subito alla domanda: sì. Lo smartphone ha delle dimensioni decisamente importanti e una back cover completamente in metallo. Se tutto ciò fosse poco, l’anodizzazione di ASUS ZenFone Zoom S è fa si che scivoli abbastanza facilmente dalle mani.
Quello del produttore sembra quasi essere più un monito che un vero e proprio omaggio. Le linee del dispositivo sono comunque piacevoli anche se non innovative. Non abbiamo un display borderless o 18:9 ma non per questo l’estetica è criticabile. A volte, forse, è meglio puntare su un design già visto ma che funziona.
L’ergonomia non è decisamente il suo punto di forza. Utilizzare con una sola mano ASUS ZenFone Zoom S non è la scelta più saggia. Con due mani la situazione migliora decisamente ma – a costo di essere ripetitivi – la cover è decisamente doverosa. Le dimensioni sono di 154.3 x 77 x 7.99 mm per 170 g. Utilizzandolo non si avverte questo peso, anche grazie ad una distribuzione omogenea.
La costruzione è decisamente ottima. Nel corso degli ultimi anni il produttore ha sempre mostrato come sia in grado di costruire smartphone decisamente solidi. Infatti, il terminale appare decisamente robusto e massiccio e non trasmette l’idea di fragilità, anzi. Anche se il prodotto che ci è stato consegnato in test presenta qualche graffio e segno d’usura. In tutta onestà possiamo solo immaginare le torture a cui lo smartphone sia stato sottoposto.
Sul lato destro troviamo il tasto Power ed il bilanciere del volume, entrambi zigrinati per essere facilmente riconoscibili. Sul lato sinistro è presente solamente lo slot SIM / microSD. Nella parte inferiore troviamo la porta Type-C al centro, con microfono, speaker e ingresso mini-jack da 3.5 millimetri. Superiormente è presente il secondo microfono per il rumore ambientale.
Sul retro troviamo la protagonista assoluta. La dual camera è accompagnata da un doppio flash LED, un illuminatore ed unautofocus laser. Più sotto troviamo il sensore di impronte digitali – in una posizione un po’ elevata – es il logo del brand taiwanese. Gli unici inserti in policarbonato sono quelli superiori ed inferiori dove sono alloggiate le antenne per la comunicazione.
Sul fronte capeggia il display da 5.5 pollici ma purtroppo una mancanza decisamente rognosa è la retroilluminazione dei tasti. Se di giorno non ci sono problemi, di notte, specialmente all’inizio, si dovrà andare un po’ per tentativi. Il vetro è un Corning Gorilla Glass 5 che dovrebbe essere estremamente resistente ma vale quanto detto sopra. Qualche tortura che avrà dovuto subire lo smartphone ha fatto sì che alcuni graffi fossero presenti sul display.
Display
Il display di ASUS ZenFone Zoom S è un’unità AMOLED da 5.5 pollici con risoluzione Full HD 1920 x 1080 pixel e 401 PPI di densità. i colori sono belli contrastati e definiti. È proprio la peculiarità di questa tecnologia e quindi non vi è da stupirsi. I neri sono decisamente assoluti mentre i bianchi virano leggermente all’azzurro.
Troviamo anche un software che ci permette di impostare i vari parametri per regolare la tonalità del display. Possibile, poi, attivare anche il Filtro Luce Blu per non affaticare gli occhi durante l’utilizzo prolungato del display.
Anche all’aperto, con luce diretta sul display, riusciamo a leggere discretamente bene. ASUS indica un dato di 500 nits di luminosità massima che sono in media con quanto offerto dai display AMOLED, ma non di ultimissima generazione. Il sensore di luminosità lavora bene e non abbiamo criticità da segnalare. Il trattamento oleofobico è abbastanza buono.
Hardware e prestazioni
La scheda tecnica non è al top della categoria ma non è questa l’aspirazione e la vocazione dello smartphone. Sotto la fredda scocca in metallo batte un cuore Qualcomm Snapdragon 625. Si tratta di una delle soluzioni più apprezzata di sempre del chipmaker statunitense. Il processo produttivo a 14 nm rende parchi i consumi mentre l’architettura octa-core a 2 GHz di frequenza massima offre le giuste prestazioni.
Presente anche una GPU Adreno 506 coadiuvata da 4 GB di RAM e 128 GB di storage interno eMMC. Presente anche uno slot microSD per aumentare ulteriormente la capacità di archivio fino ad altri 2 TB.
Le prestazioni sono buone: nulla di eccezionale, ma è proprio quello che ci si aspetta da questo dispositivo. I tempi di caricamento sono nella media, segno che le memorie utilizzate sono discrete, ed è abbastanza difficile avere lag o impuntamenti. Durante il periodo di test abbiamo avuto un singolo caso di rallentamento di sistema, dovuto poi ad un conflitto di applicazioni.
Aspetto che non ha convinto – ma è una scelta strutturale – è il multitasking. Per non intasare i 4 GB di RAM, ASUS ha scelto di eseguire un’ibernazione abbastanza rapida delle applicazioni in modo da avere sempre memoria RAM libera. Se da un lato è positivo dall’altro non fa di certo piacere vedere un applicazione caricata anche a distanza di pochi minuti.
Buone le performance del lettore di impronte digitali. Non è il più veloce della sua categoria ma è decisamente valido. Ottimo il riconoscimento dell’impronta che avviene 10 volte su 10.
Software
La ASUS ZenUI 4.0 è l’ultima interfaccia grafica del brand taiwanese che è recentemente arrivata sullo smartphone dopo l’aggiornamento ad Android 7.1.1 Nougat. Si tratta di una UI che è estremamente piacevole da utilizzare e che va a personalizzare ogni singolo aspetto dello smartphone.
Verrebbe quasi da dire invasiva ma forse è più indicato il termine “complementare”. Quasi non si nota l’assenza di features native di Google, poiché la ZenUI 4.0 va a mettere una toppa in ogni singolo aspetto dello smartphone. Se si desidera una determinata funzionalità siamo sicuri che è presente.
Per gli amanti della personalizzazione grafica sarà sicuramente un’ottima notizia sapere che la ZenUI 4.0 permette anche di andare ad utilizzare icon pack di terze parti scaricati dal Play Store di Google. Nonostante ciò, è presente la sezione Temi che permette di vedere quali sono quelli consigliati da Asus, insieme a sfondi e suonerie.
Possiamo dire che la ZenUI 4.0 rappresenta il giusto equilibrio fra filosofia occidentale ed orientale per uno smartphone. Elevata personalizzazione unita ad un software decisamente piacevole da utilizzare e senza troppi fronzoli. La tendina delle notifiche è funzionale, così come anche le varie impostazioni che sono ricche ma decisamente semplici da usare.
Fotocamera
Sul retro di ASUS ZenFone Zoom S abbiamo una dual camera con un sensore principale Sony IMX362 da 12 mega-pixel con f/1.7, 1/2.55″, 1.4 µm pixel e 25 mm di focale. Abbiamo un’ottica a 6 lenti con EIS a 3 assi ed OIS a 4 assi.
Il secondo sensore, invece, ha una focale da 59 millimetri edf/2.7. Non manca un dual flash LED e un sistema di messa a fuoco laser con sistema ASUS TriTech+ Auto Focus.
Le specifiche sono incoraggianti ed i risultati ottenuti in situazione diurna sono molto buoni ma non paragonabili ai top di gamma del 2017. La qualità generale si piazza nella categoria che appartiene allo smartphone, ovvero nella fascia medio / alta. Si nota qualche problema di esposizione, compensabile tramite la buona modalità HDR. Range cromatico e gamma dinamica risultano leggermente ballerini: in alcuni contesti le foto sono poco sature e vive, mentre in altri i colori spiccano maggiormente.
La presenza del secondo sensore offre un efficace zoom ottico 2.3x ed anche spingendosi tramite software ad uno zoom 5x la definizione non si degrada eccessivamente. Presente anche la modalità Verticale (o Ritratto, che dir si voglia), i cui scatti sono un po’ troppo artificiosi. In notturna il dettaglio va perdendosi ma non in maniera eccessiva grazie all’OIS. Tuttavia, con poca luca non potrete usare il secondo sensore (così come succede su iPhone). Senza infamia e senza lode le performance della selfie camera Sony IMX214 da13 mega-pixelf/2.0.
Parte telefonica
La connettività di ASUS ZenFone Zoom S è apprezzabile. Si fa apprezzare particolarmente la ricerca rapida nel tastierino telefonico che sembra sempre capire quale contatto vogliamo chiamare. La prova del “bunker” (una zona dell’ufficio, ndr) viene superata senza alcun problema, dimostrando una qualità telefonica decisamente buona. Connettività completa ma non al top: abbiamo il Wi-Fi b/g/n, Bluetooth 4.2 LE, GPS / A-GPS / GLONASS / BeiDou e dual SIM LTE Cat.4. Manca la tecnologia NFC mentre è presente la Radio FM.
Audio
Lo speaker è posizionato nella parte inferiore dello smartphone e la qualità audio è più che valida. Certo, vista la grande attenzione al comparto multimediale si poteva anche inserire un doppio speaker, ma non che dispiaccia la potenza e la qualità attuale.
Autonomia
Duro a morire: è così che potremmo sintetizzare l’autonomia di questo ASUS ZenFone Zoom S. Complice lo Snapdragon 625 e la generosa batteria da 5000 mAh, riusciamo quasi a completare due giornate di utilizzo intenso. Non teme l’utilizzo massiccio di connessione dati, GPS e Bluetooth. Sicuramente un battery phone molto valido.
Peccato per la ricarica non rapidissima. Il caricatore in dotazione esce a 5V 2A e sono decisamente pochi per una batteria così generosa. Lato software però è presente un sistema integrato nell’OS che permette di arrivare ad una carica completa in circa 3 ore. Senza sarebbe necessario sicuramente più tempo.
Recensione ASUS ZenFone Zoom S – Conclusioni e prezzo
In conclusione,ASUS ZenFone Zoom S è un camera phone o un battery phone? È un po’ tutto. Si tratta di un device decisamente equilibrato e che se la cava in ogni situazione. Le prestazioni sono adeguate, ha un bel display, le foto sono buone e l’autonomia è spaventosa. Viene proprio da chiedersi: what else?Di che altro abbiamo bisogno per amare questo dispositivo?
Un prezzo più basso. Il listino ufficiale mette lo smartphone a 499 euro. Fortunatamente le varie ed eventuali offerte pongono spesso il dispositivo intorno ai 399 euro, i quali rappresentano un’offerta decisamente più azzeccata. La speranza è di vedere lo smartphone presto aggiornato anche ad Android 8.0 Oreo e migliorato ulteriormente. Ma ASUS, mai più smartphone con tasti non retroilluminati, per piacere!
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