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Tariffe ADSL e Fibra: cosa accadrebbe con il ritorno alla fatturazione a 30 giorni

L’introduzione della fatturazione a 28 giorni e, di conseguenza, del famigerato tredicesimo mese all’anno, ha portato ad un aumento delle tariffe ADLS e Fibra del 10%. Con il ritorno ai 30 giorni, richiesto a gran voce sia da AGCOM che dal Parlamento, porterebbe una diminuzione dei costi annui pari al 6,4%.

Tariffe ADSL e Fibra: ecco le conseguenze del ritorno della fatturazione a 30 giorni

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La battaglia in merito al ritorno della fatturazione ai 30 giorni dura da circa un anno e sembrerebbe essere quasi giunta al suo epilogo. I colleghi di SOSTariffe hanno realizzato un report molto interessante, in cui vengono evidenziati i benefici per i consumatori grazie a questo ritorno tanto atteso. Secondo lo studio del periodo compreso tra febbraio 2016 e marzo 2017 (ovvero del passaggio dai 30 ai 28 giorni), con il ritorno alla fatturazione a 30 giorni le tariffe ADSL e Fibra costerebbero mediamente il 6,4% in meno. Precisamente, si passerebbe da una spesa media di 354 euro a una di 332 euro all’anno. Tuttavia, nel corso del periodo preso in considerazione, si è assistito ad un aumento del 10,1% delle tariffe, circa 31 euro in più all’anno. In pratica, si è passati da una spesa media annua di 321 euro (prima del passaggio ai 28 giorni) a quella di 354 euro di oggi.

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Il report mette in evidenza che, se si tornasse alla fatturazione mensile con i prezzi in vigore attualmente, le tariffe ADLS e Fibra non sarebbero uguali a quelle prima del passaggio. Si registra un aumento del costo annuo medio di 11 euro, il 3,5% in più rispetto a quanto pagavano i consumatori prima dell’introduzione della tariffazione a 28 giorni.

I prezzi saranno comunque più alti rispetto a prima della tariffazione a 28 giorni

Quindi, con la fatturazione mensile i costi sarebbero comunque più alti di prima, a causa dell’aumento di alcune condizioni. Tra queste, il canone periodico, il costo di attivazione o quello del modem obbligatorio. Nonostante ciò, il risparmio è comunque evidente; inoltre, il cambio del periodo di fatturazione porta ad un allargamento della forbice di prezzi. Cambiando provider e scegliendolo in maniera accurata è possibile risparmiare fino al 57% del costo del primo anno di abbonamento. Speriamo che la situazione possa finire al meglio per i consumatori; per fortuna tira aria di cambiamento e già alcuni operatori telefonici stanno ritornando alla classica fatturazione mensile.

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