Il primo segnale di un’apertura verso il mondo degli eSports risale a pochi mesi fa, ed oggi arriva un’ennesima buona notizia per tutti gli appassionati in ambito videoludico. Il CIO ha infatti riconosciuto gli eSports come una disciplina sportiva: una decisione che può certamente considerarsi “storica”.
Il CIO si apre finalmente agli eSports
La decisione del CIO, il Comitato Olimpico Internazionale, non può non strappare un sorriso di gioia. Al termine di un summit svoltosi ieri, è stata presa una decisione che segna una svolta epocale sia per il mondo degli sport canonici che quello degli eSports. Questi ultimi sono stati riconosciuti ufficialmente come delle discipline sportive, una decisione che forse può far storcere il naso ai meno avvezzi a quest’ambito.
Ciò non implica automaticamente il riconoscimento ufficiale. Ma finalmente si apre la strada a una nuova prospettiva e si fa un primo, importante passo verso il tanto agognato traguardo. In fondo parliamo di un settore con un pubblico di oltre 300 milioni di appassionati e un giro d’affari caratterizzato da cifre da capogiro.
La strada verso il riconoscimento ufficiale è ancora lunga
Il summit ha delineato anche i fattori principali legati al riconoscimento ufficiale degli eSports come disciplina sportiva. In primis, i valori degli eSportsdovranno coincidere con quelli Olimpici. Ma, soprattutto, il CIO esige la creazione di un’organizzazione che garantisca il rispetto delle norme del Movimento Olimpico, con un occhio di riguardo al rischio doping e alle scommesse. Insomma, è “solo” un primo passo, ma si comincia davvero a fare sul serio. Inoltre, il CIO e il GAISF cominceranno a trattare con l’industria videoludica e con i giocatori, in modo da “esplorare ulteriormente quest’area”. Si ritornerà a parlare delle Olimpiadi in un secondo momento, quanto le cose si saranno fatte più mature e maggiormente delineate per entrambe le parti.
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