Con ogni probabilità i più giovani neanche ricorderanno Palm ma questa azienda, negli anni 90, è stata una delle pioniere nell’ambito della preistoria dei dispositivi smart portatili, allora rappresentati, per l’appunto, daipalmari. La società è stata nel tempo controllata da colossi dell’informatica, come U.S. Robotics prima e 3Com successivamente, dominando il mercato di questi dispositivi anche grazie al sistema operativo palmOS e, poi, webOS. La sua decadenza, naturalmente, si deve alla nascita degli smartphone e la fine si concretizzò nel 2011, ad un anno dall’acquisto da parte di HP, suo primo competitor negli anni d’oro dell’azienda. Qualcosa però potrebbe cambiare presto.
Palm tornerà sul mercato nel 2018 con Android e…un cuore cinese
Il produttore cinese TCL, infatti, che al momento controlla un altro importante gigante del passato come BlackBerry, ha annunciato al blog Android Planet l’intenzione di far rivivere, a partire dal prossimo anno, il brand Palm.
Non è ancora chiaro quale tipo di prodotto verrà commercializzato con questo marchio, ma secondo quanto dichiarato dal marketing manager di TCL, Stefan Streit, la line up vedrà prodotti realizzati per accontentare i vecchi fan del brand, ricordando loro alcuni punti di forza di quelli che furono i palmari e si spera che, quindi, non si tratti solo di applicare un marchio del passato ad un prodotto completamente avulso dal vecchio contesto, quanto riprenderne almeno alcuni concetti basilari.
Se Palm sta tornando, webOS non è mai andato via
Una nota di colore, poi, è rappresentata dal fatto che sembra ovvio che questi dispositivi monteranno Android (così come avviene anche sul BlackBerry KEYone) ma l’evoluzione del vecchio sistema operativo di Palm, webOS, è attualmente ancora viva, di proprietà di LG e utilizzata su alcune smart TV del brand sudcoreano!
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