Intel è al lavoro su un progetto estremamente ambizioso: il chip neuromorfico con capacità di autoapprendimento Intel Loihi, che promette di accelerare la corsa allo sviluppo di una vera e propria intelligenza artificiale. Stando a quando dichiarato dall’azienda, il nuovo chip “neuromorfico” è capace di imparare dall’ambiente circostante, al fine di elaborare soluzioni complesse.
Intel Loihi: il chip neuromorfico che aprirà le porte al futuro dell’AI?
Intel promette che il chip neuromorfico Loihi avrà un’impatto fortissimo nel campo della robotica e dell’automazione industriale. Michael Mayberry, direttore amministrativo di Intel Labs, parla di “circuiti digitali che mimano le meccaniche base del cervello umano“; tramite sinapsi e neuroni artificiali, la macchina è in grado di apprendere in maniera molto più rapida e con un’efficienza energetica maggiore.
Intel Loihi: un passo avanti verso l’intelligenza artificiale
L’azienda statunitense non è la prima a tentare di sviluppare questo tipo di chip. La stessa Google sarebbe al lavoro per realizzare la propria unità AI; si tratterebbe di un modello basato su cloud e destinato a migliorare e velocizzare i processi di apprendimento delle macchine. Ma Intel si sta muovendo su un terreno completamente diverso; sembra che Loihi sia progettato per apprendere e applicare quanto appreso, senza bisogno di connettersi al cloud, muovendosi quindi solo a livello “locale”. Al momento il chip è ancora soltanto un prototipo; di certo la commercializzazione è ancora parecchio lontana. Intel prevede di avviare una serie di collaborazioni con alcune università e ricercatori “esterni” per migliorarne lo sviluppo, entro il prossimo anno.
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