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Facebook si prepara a far “pagare” l’utilizzo di WhatsApp

Quante volte avremo sentito dire da parenti o amici cheWhatsApp sarebbe diventato a pagamento? Tante, tantissime volte. Ovviamente si trattava sempre di bufale o notizie mal interpretate. Questa volta, però, sembrerebbe proprio che l’azienda diFacebook si stia preparando a compiere questa decisione. E la notizia arriva direttamente daMatt Idema, il Chief Operating Officer di WhatsApp.

Facebook si prepara a far “pagare” l’utilizzo di WhatsApp

Whatsapp Logo

Durante un’intervista rilasciata di recente al portale diFox Business, egli ha affermato cheWhatsApp si sta preparando ad introdurre una forma di pagamento nel suo business. Ad oggi, infatti, l’app è esente da pagamenti, scelta intrapresa dal gennaio del 2016. Tuttavia, seppur alla società non manchi la liquidità economica, visto il passaggio sotto le mani di Facebook, sta per arrivare aria di cambiamenti.

Nello specifico, in queste settimane WhatsApp introdurrà dei nuovi tools per le aziende. Anche se non è ancora stato specificato come, questi serviranno a metterle in comunicazione con i propri clienti tramite l’app di messaggistica. Negli scorsi giorni, tra l’altro, sono stati aggiunti i badge di verifica, proprio in vista di questo step successivo. Come potrete capire, questo servirà per impedire ad eventuali malviventi di spacciarsi per coloro che non sono.

WhatsApp Business: quali saranno le novità?

Come affermato da Idema, “WhatsApp vuole mettere in atto una struttura per consentire alle persone di inviare messaggi alle aziende ed ottenere le risposte che vogliono”. Tuttavia, non ci saranno cambiamenti per noi utenti normali. Infatti, i futuri costi di mantenimento saranno addebitati soltanto alle aziende.

Secondo quanto rivelato, l’appWhatsApp Business permetterà alle piccole imprese di inviare questionari e aggiornamenti ai propri clienti, sempre se questi acconsentiranno. Ciò sarà consentito anche alle grandi aziende tramite un tool integrato nella piattaforma di messaggistica. Attualmente il servizio è in fase di test gratuito in Europa, Brasile, India ed Indonesia.

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