Facebook nel mirino dell’Agenzia per la protezione dei dati spagnola. L’ente governativo ha inflitto una multa da 1.2 milioni di euro al social network, con l’accusa di violazione della privacy. Sembra che l’azienda di Mark Zuckerberg raccolga impropriamente i dati degli utenti, senza alcuna autorizzazione.
Facebook riceve una multa da 1.2 milioni di euro in Spagna
Non è solo questo il motivo di tale provvedimento contro il colosso statunitense. Stando a quanto riportato dall’Agenzia,le informazioni in merito all’utilizzo per fini pubblicitari di tali dati sono insufficienti. Inoltre, questi, non vengono mai completamente cancellati dal database dell’azienda, né dopo essere serviti al loro scopo né su richiesta esplicita da parte degli utenti. In parole povere: la politica di Facebook inerente al trattamento dei dati personali è poco chiara e per nulla trasparente. Il social network raccoglie tali informazioni dalle interazioni degli utenti con la piattaforma e con i siti di terze parti, ma senza riportare mai in modo preciso tutte le condizioni in merito.
Da qui la decisione di multare la compagnia di 1.2 milioni di euro, un prezzo tutto sommato modesto a fronte del fatturato di 9,32 miliardi di dollari per il secondo quarto del 2017.
Facebook: le informazioni sul trattamento dei dati personali sono insufficienti?
Attraverso l’uso della piattaforma e di siti di terze parti, l’azienda raccoglie informazioni riguardante l’ideologia, il genere, le credenze religiose, i gusti personali e i dati di navigazione degli iscritti. Per questo motivo pare che la Spagna non sia il solo paese europeo ad avere preso di mira Facebook. In base a quanto riportato da Mark Scott, corrispondente per la testata giornalistica Politico, sembra che anche i governi di Francia, Germania e Olanda stiano indagando in merito al trattamento riservato da Facebook alle informazioni personali degli iscritti.
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