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Criptovalute: la Cina avrebbe intenzione di bloccare i Bitcoin

Arriva un nuovo colpo per il mercato finanziario virtuale. Dopo il divieto delle ICO, la Cina continua ad affrontare a muso duro il mondo delle criptovalute: questa volta, il governo cinese sarebbe intenzionato a colpire le exchange locali, cioè quelle agenzie che offrono servizi di cambio dei Bitcoin.

Criptovalute: la Cina avrebbe intenzione di bloccare i Bitcoin

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Stando a quanto riferito da una fonte anonima al Wall Street Journal, il governo cinese si sta preparando a muovere guerra al Bitcointramite ulteriori misure restrittive. Nel mirino ci sarebbero le exchange di criptovalute in Cina, a rischio di chiusura. Le tre agenzie cinesi Bitfinex, OkCoin e BTCC rappresentano da sole oltre il 45% della quota di mercato globale dell’ultimo mese.

Secondo la fonte anonima, le motivazioni dietro questa decisione sarebbero le stesse che hanno portato all’abolizione delle ICO in Cina; tali pratiche virtuali genererebbero un disordine finanziario all’interno del paese. Le criptovalute sarebbero quindi percepite come una grave minaccia per la valuta locale.

Criptovalute sotto attacco in Cina: al momento nessuna conferma ufficiale

Al momento il governo non ha rilasciato alcun commento. I vari servizi di exchange cinesi hanno rassicurato i loro clienti di non aver ricevuto nessun tipo di divieto o di blocco: le normali attività di cambio vengono svolte regolarmente. Nonostante ciò, si è assistito ad una flessione del 7% del valore dei Bitcoinanche se pare che i valori si stiano lentamente riassestando.

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