Se pensate che diventare un influencer su Instagram sia un’impresa per pochi, beh, vi sbagliate di grosso. Che sia possibile comprare followers, likes e commentiè ormai risaputo, soprattutto a chi, come noi, lavora nel settore. Ma di fronte a testimonianze come quella recente del portaleMediakixnon possiamo che rimanere allibiti.
Come diventare influencer con pochi euro: la bugia di Instagram
Se fino a qualche anno faInstagram era una semplice piattaforma social di condivisione di foto, oggi fa parte di un business che frutta1miliardo di dollari, destinato a raddoppiare nel giro di due anni. E non sorprende, quindi, che in molti provino nei più svariati modi a sfruttare ciò per il proprio tornaconto, finendo per “drogare” il meccanismo. Mediakix, piattaforma di marketing online, ha creato una sorta di esperimento sociale tramiteaccount Instagram fake, al puro scopo di capire se si possa effettivamente diventare un influencer col minimo sforzo.
Nello specifico, sono stati realizzati due account. Il primo ècalibeachgirl310, creato assumendo una modella professionista e realizzando foto ad hoc sulla falsa riga di un’ipoteticafashion & lifestyle influencer. Il secondo,wanderingggirl, ruota attorno alla figura del travel influencer, ma la cosa divertente (o forse no) è che, in questo caso, non è stata nemmeno assunta una modella. Infatti, MediaKix ha utilizzato direttamente immagini stock, ovvero foto pubblicitarie realizzate da apposite aziende, le quali vengono solitamente usate in pubblicità, siti e così via. Ed ecco quindi fantastiche foto di panorami direttamente daParigi,Firenze, Los Angeles e San Francisco, il tutto postato dalla comodità del proprio ufficio.
Quanto costa essere “famosi” su Instagram?
Ok, sui contenuti ci siamo, ora servono i followers. Per fare ciò, la società si è rivolta ad uno degli innumerevoli siti di vendita specializzati. Iniziando da una base di 1.000 followers a transazione, in modo da non insospettire l’algoritmo di Instagram, sono arrivati fino a 15.000 in un colpo solo una volta raggiunti numeri alti. In poco tempo il primo account è arrivato a ben 50.000 followers, mentre il secondo si è fermato a 30.000.
Il costo? Dai 3 agli 8 dollari ogni 1.000 followers. Sì, avete capito bene. Chiaramente esistono anche siti specializzati qua in Italia, a costi di circa 5.90 euro ogni 200 utenti fino a 339.90 euro per addirittura 50.000 followers.
Ovviamente, non trattandosi di utenti veri e quindi realmente interessati ai contenuti postati, manca il cosiddettoengagement. Ma nessun problema, basterannodai 4 ai 9 dollari ogni 1000 likes per passare ai12 centesimi ogni commento. Ed è così che in soltanto 24 ore è possibile, con un investimento decisamente modesto, raggiungere numeri importanti.
Ottenere partnership commerciali su Instagram? Mai stato così facile
Come facilmente intuibile, l’obiettivo di tutto ciò è riuscire a stringere un accordo commerciale con un’azienda. Chi non vorrebbe essere pagato soltanto per aver postato una foto? Tuttavia, molte agenzie richiedono un numero minimo di followers per potervi accedere, con soglie minime solitamente di circa 10.000 utenti. Ma, come abbiamo visto poc’anzi, ottenere questi numeri è soltanto questione di investimenti tutto sommato contenuti.
Una volta raggiunti tali numeri, Mediakix ha cercato di partecipare alle campagne giornaliere a disposizione tramite i due account in questione. Ed indovinate un po’? Sono riusciti ad ottenere quattro accordi commerciali, due per ogni account. Mentre calibeachgirl310 è riuscita a convincere un’azienda di costumi da bagno, wanderingggirl si è aggiudicata un accordo con un’azienda di alcolici. Inoltre, entrambe hanno avviato una partnership con la stessa azienda di cibo e bevande. In tutti i casi si parla di compensi monetari, invio di prodotti omaggio o entrambe le opzioni.
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