Grazie all’ufficio stampa di Lenovo, oggi possiamo provare il Moto G5 Plus. Uno smartphone medio gamma molto interessante che ci ha sorpreso per ricezione, per autonomia, per l’interfaccia in stile stock ma, in complesso, proprio per essere un medio gamma che va veramente bene. Analizziamone, però, i dettagli nella nostra recensione completa.
Moto G5 Plus: un medio gamma concreto | RECENSIONE
Unboxing
Nella coloratissima confezione, completamente verde e con il logo del telefono posto al centro del box, troviamo una dotazione ridotta all’osso:
- Il Moto G5 Plus;
- unalimentatore da parete;
- il cavo USB/Micro USB;
- un pin per l’apertura del vano SIM;
- manualistica rapida.
Design e Costruzione
La parte estetica di questo smartphone è forse il dettaglio che mi è piaciuto meno di questo smartphone. Forse manca un po’ di attenzione nei dettagli, con un fronte che è piuttosto anonimo e un retro dove campeggia, enorme, il comparto fotografico posteriore, che assomiglia quasi ad un occhio e, seppure ne riprende le forme, questo smartphone non arriva a mostrare qualcosa di interessante come era accaduto nel Moto Z.
Venendo ad analizzarlo in tutte le sue facce, notiamo che questo telefono è costituito da un mix di plastiche e metallo, soprattutto posto nella parte posteriore, che comprende il grande spazio in vetro, rialzato, dove è alloggiato il sensore fotografico (lo stesso di Samsung Galaxy S7 ed S7 Edge) e il doppio flash LED, più in basso troviamo il logo Motorola e, in alto a sinistra, il secondo microfono per la riduzione dei rumori.
Nella parte inferiore, invece, troviamo una porta Micro USB, l’uscita mini-jack da 3.5 mm e il microfono principale. Notiamo la mancanza di uno speaker che, infatti, è alloggiato nella capsula auricolare. Sul frame destro, invece, troviamo il bilanciere del volume e, al di sotto, il tasto di accensione; il lato destro è completamente vuoto. Nella parte superiore troviamo il carrello per le due SIM in formato Nano e per la micro SD, utilizzabile in contemporanea con entrambe le SIM.
Nella parte frontale troviamo l’unico tasto, con lettore per le impronte digitali integrato, che finalmente offre la possibilità di sfruttare diverse gesture in grado di farci controllare completamente il telefono disattivando i tasti a schermo, così come avevamo visto sulla linea ZUK di Lenovo. Sopra lo schermo, a destra, troviamo la fotocamera frontale da 5 mega-pixel, a sinistra invece ci sono il sensore di prossimità e di luminosità e la capsula auricolare, che funge anche da speaker di sistema. Sotto vi è il logo Moto e, per concludere, abbiamo il display da 5.2 pollici IPS LCD con risoluzione Full HD.
Ricezione, Parte telefonica e Audio
Quando testiamo uno smartphone, la ricezione e la parte telefonica per noi sono sempre un elemento fondamentale, proprio perché, nonostante spesso anche alcuni produttori se ne dimentichino, sempre di un telefono stiamo parlando. Proprio in questo aspetto non ci possiamo assolutamente lamentare del Moto G5 Plus: uno smartphone dotato di una ricezione sicuramente al di sopra della media. Siamo più o meno ai livelli di Huawei.
La ricezione, in tutti i suoi aspetti (Wi-Fi, Bluetooth, 3G, 4G) è sempre al top. Sono addirittura riuscito ad agganciare in 4G all’interno di un parcheggio sotterraneo dove tanti altri smartphone anche più blasonati non avevano campo. L’audio in vivavoce non è fortissimo ma è chiaro, limpido e pulito. Non abbiamo avuto problemi, poi nelle chiamate, con l’interlocutore che ci sente chiaramente e viceversa.
La capsula auricolare, come dicevamo, funge anche da speaker principale, rilasciando (al contrario del Moto Z) un audio chiaro, limpido e bilanciato, che ci permette di distinguere tutti gli strumenti. Una menzione, non propriamente peregrina di questi tempi, alla presenza dell’uscita per le cuffie mini-jack da 3.5 mm, grazie alla quale potremo usufruire anche delle cuffie tradizionali.
Hardware e Prestazioni
Venendo ad un rapido riepilogo dell’hardware, ci troviamo di fronte ad un octa-core Qualcomm Snapdragon 625 da 2.0 GHz, supportato da 3 GB di memoria RAM. Una combinazione celebre soprattutto per garantire un’ottima autonomia ma che renderà possibile il godere di qualsiasi tipo di applicazione e gioco.
L’abbiamo provato anche con applicazioni particolarmente stressanti e con benchmark, evidenziando punteggi non eccezionali ma prestazioni nell’uso quotidiano ottime e temperature, anche sotto stress, nella norma, con un leggero riscaldamento nella parte posteriore in alto a sinistra ma, comunque, contenuto entro i 36 gradi. Anche la memoria interna, da 32 GB, è risultata veloce, nel limite possibile di una eMMC. Questa, poi, è espandibile via micro SD.
I Benchmark di riferimento (ci sono stati problemi nell’uso di Geekbench) hanno totalizzato:
- Antutu: 62197
- BasemarkOS overall: 1160
Nel complesso un dispositivo in grado di essere utilizzato in ogni ambito, anche per un uso nel gaming o coi programmi per produttività ai massimi livelli.
Autonomia
Ricordando che ci troviamo di fronte ad un dispositivo con batteria da 3000 mAh, siamo arrivati a toccare le 5 ore di display acceso in due giorni di utilizzo. Sarà per il processore, per la batteria o per il sistema Android stock in versione Nougat ma questo ecosistema consuma davvero poco. Non ho avuto mai problemi ad arrivare a sera, anche con uso intenso.
Display
Il display è una di quelle cose che mi hanno entusiasmato di più. Ricordiamo che si tratta di un pannello IPS LCD da 5.2 pollici con risoluzione Full HD 1920 x 1080 pixel. Uno schermo che forse non ha un effetto “wow” ma che presenta buoni contrasti, che appaga, con un sensore per la luminosità molto buono, una visibilità ottima sotto la luce del sole e che, insomma, fa il suo dovere.
Software
Come interfaccia abbiamo Android 7.0 Nougat, con tutte le implementazioni portate da Google con questa versione, un software moderno, graficamente all’avanguardia e, soprattutto, fluidità in ogni reparto: in multitasking, nel passaggio da un’app all’altra, nel lanciare giochi pesanti. Lenovo ha fatto una mossa intelligente, non stravolgendo l’impianto di Google e introducendo semplicemente l’app Moto, che porta tantissime gesture che abbiamo imparato ad usare anche con gli altri smartphone dell’azienda.
Presente anche il Moto Display, che cambia nella grafica rispetto ai precedenti modelli, ma che dispone delle stesse funzioni intelligenti che permettono l’uso e la visualizzazione delle notifiche anche da schermo “spento”.
Fotocamera
Il sensore Sony IMX362 da 12 mega-pixel, con apertura f/1.7, ha fatto scalpore nel momento della presentazione, essendo lo stesso presente sui Samsung Galaxy S7 ed S7 Edge. Certamente questo sensore ha ereditato il brio negli scatti che possiamo notare nei due telefoni di Samsung ma, sarà per il software, sarà per la mancanza di stabilizzatore ottico il risultato è sicuramente diverso.
Se nelle ore diurne possiamo compararli per risoluzione, nitidezza, contrasti e morbidezza, quando la luce cala la somiglianza riguarda solo la predominanza dei colori gialli ma non ritrovo la stessa nitidezza, gli stessi dettagli e, soprattutto, è davvero tanto il rumore presente nelle fotografie. La fotocamera anteriore, invece, è da 5 mega-pixel, con apertura f/2.2 e presenta un sistema di soft flash con l’illuminazione dello schermo per i selfie nelle ore notturne.
Vi lasciamo ora alla nostra galleria di fotografie scattate con il telefono:
Conclusioni e Prezzo
Non è bellissimo, è vero, ma è molto molto concreto. Il Moto G5 Plus si caratterizza dunque per una ottima usabilità, una buona autonomia, un comparto fotografico di livello nelle ore diurne, un buon comparto audio, un’ottima ricezione e uno schermo godibile in ogni contesto. Nel caso foste interessati, potrete acquistare questo Moto G5 Plus su Amazon a 239 euro.
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