Sono state molteplici le novità introdotte alGoogle I/O 2017, alcune di grossa portata altre più sibilline. Fra queste ultime probabilmente troviamoGoogle Play Console, un nuovo strumento che l’azienda ha pensato per glisviluppatori delleapp che sono presenti sulPlay Store. Tramite questo tool, essi potranno recarsi nella sezione “Device Catalog” e scegliere quali terminali includere ed escludere dalla possibilità di installare l’app in questione, fra cui gli smartphone con root.
Tuttavia, questa mossa non è da intendersi come una lotta da parte diAndroid nei confronti del mondo delmodding. Infatti, è da sottolineare come sia comunque sufficiente installare l’app bloccata direttamente utilizzando i file APK che si trovano online. D’altronde, chi possiede uno smartphone con root è sicuramente in possesso della malizia necessaria per capire come muoversi in questa circostanza.
Google Play Console: app non compatibili in caso di root
Un altro dettaglio da non sottovalutare sono le altre opzioni di blocco presenti nelGoogle Play Console. Fra queste troviamo la possibilità di bloccare l’app per dispositivi con determinati SoC e quantitativi di RAM, in modo, magari, da non permetterne l’utilizzo ai proprietari di smartphone troppo poco potenti. Ma soprattutto è presente un blocco per i devices non certificati daGoogle. Pensiamo, ad esempio, aMeizu, un’azienda che sì presente ufficialmente sul mercato europeo (ed italiano) ma che di default non integra ilPlay Store, proprio a causa dei mancati accordi con Google.
Ovviamente non vogliamo gridare all’allarmismo. Per il momento è ancora difficile capire se e quando questi blocchi verranno stabiliti. Tuttavia, è di pochi giorni fa il caso relativo aNetflix, celebre piattaforma di streaming video i cui sviluppatori hanno deciso di bloccare l’app per tutti gli smartphone con root e/o custom ROM. Anche in questo caso, però, sarà sufficiente scaricare il file APK online (vi suggeriamo APKMirror) ed installarlo manualmente sul telefono.
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