Lanciato sul sito ufficiale un po’ a sorpresa, l’Essential Phone (di cui parliamo a questo link) del papà di Android, Andy Rubin, questo si caratterizza non solo per gli elementi che più fanno scalpore ad un primo sguardo, come lo schermo edge-less, ma anche per l’implementazione di alcuni pin magnetici, grazie ai quali potranno essere aggiunti alcuni moduli al telefono.
Essential Phone: Andy Rubin potrebbe aver preso spunto dai Moto Mods
Se a qualcuno la cosa non dovesse apparire propriamente nuova, beh, non potremmo fargliene una colpa: il funzionamento di questa tecnologia, infatti, è pressapoco lo stesso che abbiamo potuto notare sui top di gamma della serie Moto di Lenovo, anche se con un’implementazione sicuramente molto più “discreta”.
Rispetto allabanda di pin presente sui Moto, infatti, qui ne troviamo unicamente due. Le parole dello stesso Andy Rubin sono state molto altisonanti e fanno immaginare un ampio uso della modularità, questi infatti ha dichiarato che aiuteranno a “mantenere per sempre il telefono senza fili, a prova di futuro e sempre aggiornato“. Al momento, però, sono stati presentati unicamente due accessori, una fotocamera a 360 gradi e l’Essential Phone Dock.
Non è chiaro, dunque, quali saranno gli sviluppi di questi moduli, almeno secondo il pensiero di Andy Rubin, ma è innegabile la somiglianza con i Moto Mods e, quindi, è comprensibile anche un leggero scetticismo rispetto alle aspettative, principalmente finché questi moduli e i relativi connettori non arrivino ad uno standard, prospettiva ancora molto lontana.
Certo, la risonanza del nome di Rubin e le sue aspettative di rivaleggiare con i brand più importanti attualmente sul mercato potrebbero cambiare qualcosa e rivelarsi l’ennesima scommessa vinta. Questo, però, lo potremo solo scoprire nel tempo.
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