Uno dei problemi che blogger, youtuber e operatori del web stanno imparando a contrastare è la diffusione dell’acquisto di contenuti, azioni, impressions e feedback da parte di gestori di canale YouTube o siti internet al fine di “aumentare” almeno ad un primo sguardo il traffico social dei propri contenuti.
Questa pratica, oltre che ad essere nel lungo tempo nociva sia per il proprio progetto che per la community stessa in cui operano tali soggetti, comporta una spesa dovuta al pagamento ad aziende “specializzate” di pacchetti di acquisto di likes, commenti, visite e feedback.
https://twitter.com/EnglishRussia1/status/862661011882561537
Un blogger russo ha filmato quella che in gergo viene definita “click farm” ovvero uffici in cui pareti intere vengono ricoperte di smartphone a cui sono collegati account fake che impiegati sottopagati utilizzano al solo fine di eseguire le commesse arrivate da tutto il mondo. Ovviamente non sappiamo se si tratti effettivamente di una click farm o di una testing room ma considerata la disposizione degli smartphone non è da escludere che il video sia autentico.
Anche le aziende ormai utilizzano questa tipologia di servizi per aumentare il numero di feedback positivi delle loro apps, i fan sulle pagine ufficiali nonchè i “numeri” del proprio brand.
È sicuramente triste capire quanto i social network da Facebook a YouTube si stiano popolando di personaggi, anche in Italia, che pur di aumentare il proprio brand awareness sono disposti a barare, magari anche vantandosi dei propri numeri, dando vita a forme di business come quella delle click farms.
Che ne pensate di questa situazione?
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