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Apple: la Foxconn pensa ad aprire una divisione negli USA?

Uno dei cavalli di battaglia utilizzati da Donald Trump durante le ultime elezioni presidenziali americane che l’hanno visto vincitore, ha riguardato l’attacco frontale alle aziende americane che producono all’estero e, soprattutto, in Cina. Tra queste, primo obiettivo è stata Apple che, per l’appunto, si appoggia alla taiwanese Foxconn che, però, ha la maggior parte delle sue fabbriche in Cina ed in India.

Apple iPhone 8: la Foxconn pensa ad aprire una divisione negli USA

Secondo quanto affermato dal CEO di Foxcomm, Terry Gou, l’azienda starebbe prendendo in considerazione l’idea di investire ben 7 miliardi di dollari negli USA, per l’apertura di uno stabilimento nel quale potrebbero trovare lavoro 30-50 mila persone.

Questa, però, oltre ad essere considerata una possibileprima vittoria di Trump, potrebbe però intimorire di molto la Repubblica Popolare Cinese, in quanto, pur essendo la Foxconn un’azienda della nemica Taiwan, questa è una delle società più grandi sul territorio cinese, con circa 1 milione di dipendenti.

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Secondo Bloomberg, un alto funzionario cinese avrebbe già chiesto spiegazioni a Terry Gou, che l’avrebbe rassicurato dichiarando che non verranno ridotti gli investimenti in Cina e che, per di più, quanto dichiarato circa gli USA sarebbe più che un piano da attuare, un semplice desiderio. Lo stesso Gou, poi, ha anche dichiarato di essere preoccupato dalla politica di Trump.

Donald Trump

Le voci, dunque, risultano quanto meno contraddittorie e, se da una parte si ritiene che Foxcomm voglia provare a produrre direttamente in America i display dei telefoni di Apple, dall’altra questa potrebbe essere una semplice mossa commerciale e politica, promossa chissà se per calmare le acque non proprio tranquille negli USA o voluta come propaganda dallo stesso Trump.