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LG attua alcuni cambiamenti nella sua divisione mobile

LG sta attraversando un periodo non molto facile e ora è alla ricerca di un modo per riprendersi.

L’LG G5 fa parte di questa nuova strategia dell’azienda che ha come obiettivo principale quello di scalare i vertici del mercato degli smartphone per competere a testa alta con Samsung ed Apple.

LG: l’azienda rivede la sua divisione mobile

Il G5 non ha certamente catturato molto l’attenzione degli utenti, anche se è diventato il primo smartphone con design modulare. Il device, tuttavia, è stato rapidamente oscurato dal rilascio dei Galaxy S7 ed S7 Edge di Samsung.

Logo LG

L’ultimo top di gamma, poi, è stato completamente spazzato via dal Motorola Moto Z introdotto da Lenovo. Quest’ultimo device dispone sempre di un design modulare ma ha riscosso più interesse rispetto al percorso preso dall’azienda sudcoreana.

Con tutte queste lotte, LG ha deciso che è il momento giusto per scuotere un po’ le cose con la creazione di un ufficio di gestione dei programmi futuri. L’azienda, poi, ha deciso di sostituire alcuni dirigenti.

LG G5

Nel riallineamento e nella rimozione di alcune componenti della società, LG ha lasciato la porta aperta a dei nuovi dirigenti che entreranno a far parte del team.

Kim Hyung-Jeong, vice presidente senior di LG, è stato nominato capo del laboratorio di ricerca mobile della società.

https://youtu.be/k8SYig9KAVI

Cho Juno, amministratore delegato della divisione mobile, adesso supervisionerà l’ufficio di gestione dei programmi futuri del brand. Gestirà, poi, lo sviluppo dei vari prodotti, del marketing, della produzione e delle vendite della divisione mobile.

Purtroppo non sappiamo cosa la società abbia in serbo per noi per il prossimo futuro. È chiaro, però, che LG ha bisogno di creare un prodotto ottimo sotto qualunque aspetto per cercare di combattere a tutti i costi i suoi concorrenti.

LG G5

La società ha perso molto terreno, tanto da scendere al settimo posto nella classifica in termini di vendite di smartphone a livello mondiale, ottenendo solo il 4% della quota di mercato.

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