Amazon, per il secondo anno consecutivo, ha promosso una sfida tra robot in un ambito particolare: quello dello stoccaggio.
La sfida consisteva in due prove, lo stoccaggio vero e proprio e la selezione successiva degli oggetti stivati, ed ha visto netti miglioramenti rispetto alla prima edizione.
La sfida promossa da Amazon
Vincitrice di entrambe le prove è stato il robot dell’olandese TU Delft (Delft University of Technology) che ha potuto trionfare grazie alla combinazione tra una tecnologia di “deep learning” (apprendimento approfondito) e l’uso di telecamere a rilevamento di profondità.
La macchina ha “studiato”, tramite scansioni 3D, gli oggetti da stivare per capire come manipolarli: questa intelligenza artificiale adattiva ha fatto la differenza affinché questi non venissero rovinati.
In effetti il braccio meccanico è stato quasi perfetto nel primo test di stoccaggio, mentre nella selezione è stato tre volte più veloce dei campioni dell’anno scorso (100 oggetti per ora contro i 30 dello scorso anno).
Anche gli altri partecipanti hanno fatto molto meglio dell’anno scorso in quanto, nonostante la competizione fosse più dura della scorsa edizione, solo quattro sfidanti hanno fallito la prova (mentre nel 2015 erano stati la metà) e circa la metà hanno raggiunto più di 40 punti, che sarebbero stati abbastanza per raggiungere il terzo posto un anno fa.
C’è da dire che nessuno di questi robot è vicino a raggiungere le capacità dell’essere umano che, tipicamente, può selezionare circa 400 oggetti per ora senza soffrire della percentuale di errore del 16,7 percento dei vincitori.
Amazon sostiene di non voler sostituire la manodopera umana ma, piuttosto, provare ad affiancarla per migliorarne il rendimento. Francamente non sappiamo se questa sia solo una mossa dell’azienda per tranquillizzare il personale ma è certo che, con questi tassi di miglioramento, i robot potrebbero presto trovare posto all’interno dei magazzini di Amazon.
Vi lasciamo ora con i video delle due prove dei vincitori: