Logo Wind

Wind rimodula ancora: addio al piano Wind 15!

Ci risiamo! Non contenta delle rimodulazioni delle tariffe All Inclusive, di cui vi abbiamo parlato appena una settimana fa, Wind parte nuovamente all’attacco.

Ad essere colpito stavolta sarà Wind 15, che, per chi non lo sapesse, è uno dei piani tariffari base, presente su un gran numero di SIM in circolazione in quanto per un lungo periodo è stato quello pre-attivato per in caso di nuove attivazioni. Bene, il suddetto piano a partire dal prossimo 21 luglio smetterà di esistere e verrà rimpiazzato dal neonato Wind 2.

Le novità sono state comunicate dall’operatore arancione da un’informativa resa nota sul suo sito web. Le modifiche apportate non sembrano essere a dire il vero salienti come potete vedere voi stessi dall’elenco riportato qui sotto:

  • 8 centesimi al minuto per le chiamate verso tutti i numeri nazionali, fissi e mobili con tariffazione a scatti anticipati ogni 30 secondi
  • 15 centesimi per gli SMS e la notifica SMS
  • 16 centesimi per lo scatto alla risposta
  • 25 centesimi per gli MMS verso i cellulari Wind
  • 50 centesimi per gli MMS verso i cellulari degli altri operatori
  • 48 centesimi al minuto per la videochiamata verso cellulari Wind con tariffazione al secondo
  • 96 centesimi al minuto per la videochiamata verso numeri di altri operatori con tariffazione al secondo.

Wind rimodula ancora: Addio a Wind 15!

Nulla di nuovo neanche per quanto riguarda la tariffa “daily” internet (applicata in assenza di eventuali opzioni comprendenti traffico dati) che sarà sempre pari a 4 euro per 500 MB.

Lascia invece un po’ perplessi l’introduzione di un canone mensile di 2 euro, elencato insieme alle altre caratteristiche del nuovo piano tariffario. A differenza dell’attuale versione di “Senza Scatto”, che include nel proprio canone settimanale il servizio My Wind, in questa nuova tariffa il costo fisso non sembrerebbe fornire nulla in cambio, diventando di fatto un semplice costo di permanenza pensato ad hoc per questo particolare piano tariffario.

Come al solito, gli utenti interessati da questa modifica contrattuale potranno scegliere di recedere gratuitamente dal rapporto con l’operatore, effettuando la portabilità verso un altro gestore o inviando una comunicazione scritta a Wind.

Le motivazioni con cui l’operatore ha giustificato la rimodulazione sono pressoché identiche a quelle addotte la scorsa settimana, e si appellano in particolare ad una imprecisatamodifica delle condizioni strutturali di mercato.

Questa volta non concludiamo l’articolo chiedendovi un’opinione al riguardo perchè l’ondata di “rimodulazioni arancioni” si commenta da sé!