Samsung Super AMOLED

Samsung prevede un +114% nella produzione di display AMOLED

Non c’è alcun dubbio sul fatto che Samsung sia una delle maggiori aziende produttrici di display al mondo, grazie alla qualità dei suoi pannelli di tipo AMOLED capaci di riprodurre i colori in maniera molto vivace.

Quest’oggi l’azienda coreana ha ricordato quando sia importante la commercializzazione e la produzione di questi display, i quali, lo ricordiamo, vengono prodotti anche per aziende come Meizu o OnePlus, che ha dotato il suo OnePlus3 di un pannello Optic AMOLED.

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A queste dichiarazioni ne sono susseguite delle altre, all’interno delle quali Samsung ha dichiarato apertamente di avere come obbiettivo il raggiungimento di 560 milioni di unità prodotte entro il 2019. Ciòporterebbe un incremento della produzione del 114% rispetto ai dati rilevati nel 2015.

L’incremento è dovuto anche ai vari produttori cinesi in rapida crescita

Le previsioni si basano sui dati rilevati dagli analisti, i quali hanno dichiarato che sino al 2019/2020 Samsung continuerà a produrre display di tipo AMOLED principalmente per i propri dispositivi e altre aziende asiatiche come Huawei, Vivo, Oppo, Gionee e tanti altri.

Ma quindi cosa succederà dopo il 2019? Gli stessi analisti prevedono l’arrivo di brand specializzati nella produzione di pannelli come ad esempio l’azienda giapponese Sharp la quale assieme a molte altre potrebbero iniziare a rifornire le aziende sopra citate.

Forse una delle svolte più importanti per Samsung riguarda proprio la sua rivale (almeno in tribunale) Apple. Stando infatti alle dichiarazioni apparse in rete, a partire dal 2017 l’azienda coreana potrebbe dare inizio alla produzione di massa dei display per il prossimo top di gamma iPhone.

Il futuro quindi si preannuncia abbastanza roseo, almeno ancora per qualche anno, con un possibile incremento – soprattutto grazie al device di Cupertino – della produzione di display AMOLED che passerà dai 40 milioni inizialmente prodotti per il possibileiPhone 8, sino ad arrivare ai 120 milioni nel 2019.

Ovviamente si tratta di dati ipotetici, frutto di varie analisi di mercato. Voi che ne pensate?