Marijuana

Microsoft: nuovo software per la “gestione” della Marijuana

Nel caso in cui non siate ancora convinti che la legalizzazione della marijuana abbia preso piede, probabilmente la scelta di diventare “weed-friendly” di Microsoft vi farà cambiare idea.

Citando Nathaniel Popper, l’azienda da sempre, in occasione dei propri eventi, utilizza delle presentazioni PowerPoint di stampo progressista, mirate ad aprire mentalmente gli spettatori verso determinati argomenti. Tuttavia, è abbastanza eclatante scoprire che Microsoft abbia deciso di finanziare una start-up nata a Los Angeles che sviluppa un software creato appositamente per aiutare il governo a gestire e registrare con estrema precisione i volumi di vendita della marijuana legale.

Microsoft finanzia una start-up che crea software per la gestione e la vendita legale della marijuana

Questa mossa è decisamente delicata, dato che segna una presa di posizione da parte dell’azienda a favore della legalizzazione. Da qui a breve ben 5 stati saranno chiamati a votare pro o contro la legalizzazione, e tra questi troviamo anche la California, che rappresenta il bacino di possibile utenza maggiore, avendo già mostrato una forte apertura nei confronti dell’utilizzo della marijuana a scopo medico.

Anche questo nuovo step, sembra essere una sorta di ridondanza nella storia Americana: una forte recessione e una conseguente diminuzione degli introiti derivanti dalle tasse, portano alla legalizzazione ed alla tassazione massiccia di quei beni generalmente ritenuti illeciti. Basta pensare alla Grande Depressione che ha riportato in vita il consumo di alcool o all’economia altalenante degli anni ’70 che ha fatto nascere le lotterie di stato.

Sembra che a questo giro, con la crisi del 2008, si inizieranno a fumare molti più spinelli (negli Stati Uniti) senza il timore di incorrere in conseguenze legali. Intorno alla marijuana, ben prima delle legalizzazione vera e propria, sono nate molte start-up finalizzate a facilitarne il consumo e soprattutto a fare in modo che questo avvenga in maniera sicura, ed ovviamente ciò è strettamente collegato alla tecnologia.

Intorno alla marijuana sono nate molte start-up finalizzate a facilitarne il consumo

Un esempio è il sito Cannabis Reports, dove sono schedate più di 9000 specie diverse di marijuana, sotto l’aspetto genetico. Da precisare il fatto che Microsoft non sta agendo “a favore” del consumo di marijuana, ma si sta semplicemente occupando dell’ennesimo software gestionale progettato per adempiere a funzioni governative.

In aggiunta, Microsoft ha il proprio quartier generale a Seattle, dove la marijuana è stata legalizzata nel 2012.

Dalla vendita della marijuana si attendono ricavi stratosferici, con vendite che quest’anno potrebbero raggiungere i6.5 miliardi di dollari, il 35% in più rispetto all’anno scorso. Nel caso in cui dovesse essere accettata anche a scopo ricreativo e non solo medico, gli introiti potrebbero sfiorare i 25 miliardi e i business paralleli avrebbero una crescita importante.

Sembra quindi che i piani di espansione di Microsoft siano come sempre molto ampi e multi-settoriali, seppur rimanendo nella fazione dei servizi legati alla tecnologia.