Google Project Bloks

Google Project Bloks: come insegnare a programmare ai bambini

Più avanziamo negli anni più scopriamo come l’informatica abbia un peso ed una rilevanza sempre maggiore sulle nostre vite. Ne consegue una maggiore considerazione del mondo della programmazione, uno dei principali lavori del futuro.

Ed è per questo che nasceProject Bloks, una nuova idea creata da Google per il mondo dell’infanzia. Scopriamo più nel dettaglio di cosa si tratta!

Google Project Bloks

Project Bloks: ecco come funziona

Project Bloks nasce come un progetto che coniuga didattica e divertimento. Infatti, tutto parte dal concetto dei blocchi, un aspetto molto familiare ai bambini (basti pensare ai Lego).

Si tratta di una piattaforma hardware di libero accesso. Grazie ad essa professori e sviluppatori saranno in grado di insegnare la logica dietro alla programmazione ai bambini.

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Gli oggetti sono divisi in 3 gruppi. Come si può intuire già dal nome, la brain board è il cervello del sistema.

Costruita con un Raspberry Pi Zero, essa fornisce energia e connettività Wi-Fi e Bluetooth.

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I pucks rappresentano le istruzioni. Hannovarie forme e colori, a seconda dell’utilizzo a cui sono destinati.

Possono essere programmate con varie funzioni, ad esempio “Spegni” oppure “Ruota” e via dicendo.

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Per finire abbiamo le base boards. Esse sono le basette su cui vanno applicati i pucks, per poi essere collegate fra loro e/o alla brain board.

Tramite un sensore capacitivo riescono a leggere le istruzioni dei pucks ed indirizzarle alla brain board.

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Grazie alla combinazione di tutto ciò, anche i bambini potranno approcciarsi a questo settore, senza nulla togliere all’aspetto legato al divertimento.

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Pur avendo costruito un Reference Kit, Google ha annunciato che non verranno commercializzati. L’azienda, infatti, si concentrerà soltanto sulla parte software. Ne consegue come il mercato fisico verrà eventualmente affidato a terzi, così come avviene al momento per il mondo Android.

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