Come tutti saprete il Regno Unito ha ufficialmente lasciato l’Unione Europea per mezzo di un referendum meglio conosciuto con il nome di Brexit.
L’impatto di questa decisione sull’UE e sul suo equilibrio è stato analizzato da tutti i punti di vista, politico, economico industriale, ma sicuramente il voto degli inglesi inciderà anche sul mondo della tecnologia. Come? Scopriamolo insieme!
Brexit: come ha reagito il mondo della tecnologia?
Per il momento sono due le indiscrezioni principali che fanno riferimento ad aziende che starebbero considerando di spostare la loro sede europea al di fuori del Regno Unito: Korea Herald riferisce che le prime due aziende a voler lasciare il Regno Unito sarebbero Samsung e LG, che tecnicamente non producono i loro dispositivi in Inghilterra ma hanno lì le loro sedi europee. DigiTimes attribuisce la stessa intenzione anche ad Acer.
Le motivazioni alla base della scelta delle aziende sarebbero abbastanza chiare: sebbene esse potrebbero tranquillamente continuare (per vicinanza geografica) a svolgere il loro lavoro dall’Inghilterra, l’aumento dei costi di importazione ed esportazione, oltre che il crollo della sterlina, potrebbero mettere in seria difficoltà la loro produzione.
Acer, Samsung e LG hanno un forte mercato in Europa, mercato che attraversa tuttavia anche un momento di lento declino; dunque, per minimizzare questo andamento, una possibile soluzione (anche per molte altre aziende di settori differenti) sembra quella di spostare altrove la propria sede europea.
Vale poi la pena ricordare che in seguito alla Brexit il Regno Unito non dovrà più sottostare alle regole europee in materia di protezione dei dati personali, privacy, mercato unico digitale, blocco geografico dei servizi, e roaming telefonico, con tutte le conseguenze che da questo potrebbero derivare.
Non ci resta che aspettare la reazione di altri grandi colossi del settore (Apple, Google, Facebook, Microsoft…), i quali si erano espressi in favore della permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea. Non avendo anticipato nulla in merito ad un’eventuale vittoria del “leave” siamo sicuri che nei prossimi giorni torneremo ancora molto a parlare dell’argomento!