Nel prossimo futuro PayPal smetterà di essere tanto amichevole verso i finanziatori delle campagne di crowdfunding. A partire dal 25 giugno di quest’anno, il gigante dei sistemi di pagamento in rete non garantirà più il proprio servizio di protezione acquisti per tutti i portali di crowdfunding. A partire da quella data gli utenti potranno continuare a finanziare i progetti, ma dovranno farlo a loro rischio e pericolo. Se la campagna fallisce o non mantiene quanto inizialmente promesso, non sarà più possibile appellarsi a PayPal per ottenere il denaro indietro.
Una mossa che probabilmente non farà felici gli utenti più assidui di Kickstarter ed Indiegogo, ma che non stupisce a fronte dell’altissima percentuale di fallimento di questo genere di campagne. Ad esempio Kickstarter afferma che circa il 9% di tutti i progetti presenti sulla piattaforma non mantengono in un modo o nell’altro quanto promesso. Fin troppi potenziali rimborsi per PayPal, che ha ora deciso di tagliare il supporto.
“In Australia, Brasile, Canada, Giappone, Stati Uniti e molti altri paesi abbiamo escluso i pagamenti effettuati per finanziare le campagne di crowdfunding dal nostro servizio di protezione acquisti”, ha dichiarato la compagnia. “La mancanza di certezze di questi progetti purtroppo non garantisce un ritorno dell’investimento. Lavoreremo a stretto contatto con tutte le piattaforme di crowdfunding per incoraggiare una migliore comunicazione per quanto riguarda i rischi di questo genere di servizi.”