Negli Stati Uniti circa una persone su tre dorme meno di sette ore a notte. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori della University of Michigan utilizzando i dati raccolti grazie ad Entrain, un’applicazione per Android ed iOS che permette di organizzare il proprio ritmo circadiano. Hanno rivelato, ad esempio, che le persone nei Paesi Bassi dormono in media ben 8 ore e 12 minuti, mentre gli abitanti del Giappone e di Singapore solo 7 ore e 24 minuti. Non sembra una grossa differenza, ma i ricercatori hanno assicurato che anche mezz’ora di sonno in più a notte può migliorare le capacità cognitive e la salute degli individui.
Gli scienziati hanno inoltre scoperto che chi sta maggiormente sotto il sole durante il giorno tende ad andare a letto prima e a dormire per più tempo la notte. Un’informazione da tenere a mente per tutti coloro che non riescono a chiudere occhio sotto le coperte. Le donne di età compresa tra i trenta ed i sessant’anni vanno a letto prima e si svegliano dopo rispetto alla controparte maschile, guadagnando in media trenta minuti di sonno in più.
Come era facilmente prevedibile, gli uomini e le donne di mezza età tendono a dormire meno rispetto ai bambini e agli anziani. Le motivazioni possono essere molteplici, come ad esempio il lavoro ed i figli. Qualunque sia la ragione, lo studio dimostra che moltissimi adulti in tutto il mondo dormono molto meno di quanto dovrebbero, andando in questo modo ad intaccare sia le proprie prestazioni lavorative che, a lungo andare, la propria salute.
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