In una recente dichiarazione ufficiale, Intel ha affermato che licenzierà ben 12.000 dipendenti in tutto il mondo, vale a dire circa l’11% della sua forza lavoro totale.
Si tratta a quanto pare di un’iniziativa di ristrutturazione da parte dell’azienda, che sembra intenzionata a concentrarsi maggiormente sulle sezioni della compagnia capaci di generare maggiori profitti, come ad esempio quella dedicata ai centri dati o ai progetti Internet of Things. Intel ha rivelato che lo scorso anno queste due divisioni hanno fatto guadagnare all’azienda la bellezza di $2.2 miliardi, equivalenti a circa il 40% dei profitti totali.
Già da qualche tempo Intel sembra sempre meno interessata al mercato PC, in calo ormai da parecchi anni. Nel 2014 infatti la compagnia aveva tagliato altri 5.000 posti di lavoro.
Gran parte dei dipendenti interessati verrà informata della notizia entro i prossimi due mesi. Alcuni tagli tuttavia verranno effettuati anche durante il primo ed il secondo quarto del 2017. Proprio grazie ai licenziamenti, la compagnia si aspetta di riuscire a risparmiare circa $750 milioni entro la fine dell’anno fiscale.
“Sul lungo periodo queste azioni aiuteranno a far diventare Intel il leader di un mercato sempre più intelligente e connesso”, ha dichiarato il CEO dell’azienda Brian Krzanich ad una lettera indirizzata ai dipendenti. “Sono sicuro che usciremo da questa fase di ristrutturazione come un’azienda più produttiva e con un po’ ampio raggio d’azione.”