Gli scienziati non sono mai riusciti a classificare con precisione la sensazione di prurito. È in qualche modo legata al dolore, oppure si avvicina maggiormente al solletico? La nostra limitata comprensione del prurito lo ha sempre reso particolarmente difficile da trattare, ma pare che un gruppo di ricercatori alla Duke University abbiano finalmente trovato… una cura!
Il prurito viene solitamente descritto come una sensazione che genera il desiderio o il riflesso di grattarsi. Può essere causato da punture di insetto, ferite o allergie. Accade quindi qualcosa a livello molecolare capace di innescare questa strana sensazione, che i ricercatori alla Duke University sono riusciti ad identificare mentre studiavano il dolore legato alle scottature procurate dal Sole.
Guidati dal dottore Wolfgang Liedtke, gli scienziati hanno infatti trovato un particolare canale ionico (TRPV4) contenuto all’interno della membrana cellulare, che trasmette forti sensazioni di dolore in seguito ad una esposizione troppo alta ai raggi UV. Il TRPV4 rilascia una molecola denominata endotelina-1, probabilmente in qualche modo legata alla sensazione di prurito causata dalle scottature.
La squadra di Liedtke è infine riuscita a dimostrare la propria tesi utilizzando come cavie alcuni ratti geneticamente modificati, con livelli particolarmente bassi di TRPV4 all’interno delle cellule. Quando questi venivano esposti ad alcuni composti particolarmente irritanti, tendevano a grattarsi molto meno rispetto ai ratti normali. Questa fenomenale scoperta potrebbe portare in futuro alla realizzazione di medicinali capaci di donare reale sollievo dal prurito. Gli stessi ricercatori alla Duke University stanno in questi giorni lavorando ad una speciale crema capace di alleviare il desiderio di grattarsi.
