AutoDietary, la collana che ascolta quel che mangiate!

AutoDietary, la collana che ascolta quel che mangiate!

Mele e carote non hanno solo un gusto totalmente diverso, ma anche il suono che viene prodotto quando vengono masticate è differente. Per la maggior parte delle persone si tratta di un’informazione assolutamente inutile, ma non per l’informatico Wenyao Xu, che negli ultimi mesi ha catalogato i suoni generati dai cibi quando vengono addentati, masticati e inghiottiti.

Questa enorme libreria di suoni verrà poi installata all’interno di AutoDietary, una collana altamente tecnologica realizzata da un gruppo di ricercatori alla Northeastern University, in Cina. AutoDietary è, per certi versi, molto simile a Fitbit ed altri dispositivi indossabili pensati per chi vuole rimanere in forma. Ma invece di tenere traccia del numero di calorie consumate, questa particolare collana monitora invece quali cibi, e in che quantità, consumiamo ogni giorno.

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“Esistono già moltissimi dispositivi indossabili capaci di mostrare all’utente quante calorie ha consumato durante il corso della giornata. Riuscire a realizzare un dispositivo che misuri con precisione la quantità di cibo introdotta nel corpo è molto più difficile”, ha dichiarato Xu.

AutoDietary si indossa al collo come una normalissima collana. Un piccolo microfono registra poi i suoni generati durante la masticazione e l’ingerimento del cibo. Questi dati vengono infine inviati al proprio cellulare grazie alla tecnologie Bluetooth, dove i cibi vengono riconosciuti e catalogati.

Ad oggi il dispositivo è stato collaudato su circa 12 soggetti, sia maschi che femmine e di età variabile dai 13 ai 49 anni. È stato dato loro sia acqua che sei diverse tipologie di cibo: mele, carote, patatine, biscotti, arachidi e noci. AutoDietary è riuscito ad identificare con precisione l’alimento ingerito l’85% delle volte.

“Ogni cibo, quando masticato, ha una voce propria”, ha concluso Xu. “Il nostro dispositivo potrebbe un giorno essere utilizzato per aiutare le persone che soffrono di diabete, obesità, disturbi all’intestino ed altre malattie legate all’alimentazione, permettendo loro di monitorare con maggiore precisione il consumo di cibo.”

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