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Secondo Obama il governo statunitense monitora i post dei visitatori stranieri

In una conferenza stampa tenutasi in mattinata è stato chiesto al presidente Obama se il governo statunitense controlli i post dei social media dei cittadini stranieri in viaggio o in cerca di residenza negli Stati Uniti.

La risposta di Obama non ha lasciato spazio a dubbi: si il governo statunitense monitora i post dei cittadini stranieri e ha ribadito l’importanza di distringuere i post pubblici, come quelli condivisi su Facebook ad esempio, da messaggi privati scambiati attraverso social media e app varie. “Le nostre forze dell’ordine sono sempre a lavoro per il monitoraggio dei post pubblici, e il loro contenuto è una delle discriminanti per il rinnovo del permesso di soggiorno” ha aggiunto Obama.

Ovviamente queste dichiarazioni non costituiscono una novità per nessuno, dal momento che è abbastanza assodato il fatto che la pubblicazione di un post su Facebook o Twitter, renda il contenuto accessibile per chiunque, anche per il governo statunitense.

Rimane invece piuttosto misteriosa la questione del controllo della messaggistica privata di questi social media; sabbiamo che il governo statunitense ha chiesto alle aziende di tecnologia di avere accesso ai dati criptati degli utenti, ma non sappiamo se il governo stia già monitorando anche questo tipo di messaggi.

In merito a tale questione Obama ha affermato che il governo statunitense sta collaborando con la comunità high-tech per scoprire come poter monitorare i dati senza ledere eccessivamente la privacy degli utenti.

Il presidente degli Stati Uniti ha fornito risposte piuttosto vaghe dalle quale si evince chel’unico controllo del governo esplicitamente confermato da Obama è quello dei post pubblici. È chiaro, che il presidente deve ancora elaborare delle risposte esaustive in materia di privacy.

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