Forse non tutti sanno che la Corea del Nord ha sviluppato una personalissima versione di Linux, denominata Red Star OS, così che i cittadini possano godere di una visione del mondo… approvata dal governo! Basato su Fedora 11, il sistema operativo presenta parecchie applicazioni utili: un programma di videoscrittura, un riproduttore di file audio e video, un browser ed anche qualche semplice gioco!
Recentemente Niklaus Schiess e Florian Grunow, due ricercatori tedeschi, hanno però voluto dare un’occhiata più approfondita a Red Star OS, ed appare subito chiaro che si tratta di un software tanto autoritario quanto il paese che lo ha creato. Il sistema operativo infatti non solo marchia automaticamente con un codice seriale qualsiasi file presente nel sistema, così che sia estremamente semplice scoprire chi ha creato o possiede del materiale illegale, ma non permette nemmeno alcuna modifica al sistema! I file chiave vengono meticolosamente protetti, ed il PC si riavvia immediatamente non appena questi vengono eliminati o modificati!
Il browser inoltre può connettersi solo ad un limitato numero di server, tutti localizzati all’interno del territorio nordcoreano. Addirittura anche il sistema di criptazione è stato realizzato in casa, così da renderlo molto più complesso da aggirare da parte di agenzie straniere.
Che dire, per quanto presenti oggettivamente dei vantaggi dal punto di vista della sicurezza, non consigliamo di installare Red Star OS sul proprio PC di casa. Anche perché è disponibile unicamente in lingua coreana!