Poco più di una settimana fa, il giornale francese Le Monde riportò dell’esistenza di un fantomatico documento segreto, che suggeriva come le forze dell’ordine si stessero muovendo per far approvare una legge che limitasse notevolmente la libertà e la privacy dei cittadini sulla rete.
Tra le varie richieste presenti all’interno di tale documento, destarono particolare scalpore la messa al bando dell’applicazione maschera-identità Tor, la volontà di impedire l’accesso al Wi-Fi pubblico durante le emergenze e l’obbligo da parte dei fornitori di mezzi di comunicazione criptati di fornire alle autorità relative le chiavi di decriptazione.
Ma stando a quanto riportato dal The Connexion, il primo ministro Manuel Valls ha oggi affermato che la messa al bando del Wi-Fi pubblico non farebbe parte di nessuna nuova misura di sicurezza. “Internet è libertà, un mezzo di comunicazione straordinario ed un beneficio per l’economia”, ha infatti dichiarato il primo ministro.
Sembra inoltre che non verrà affatto vietato l’accesso alla rete Tor, e che la polizia non abbia mai fatto richiesta di una backdoor per accedere alle informazioni private degli utenti di WhatsApp o Skype. Una smentita sotto ogni punto di vista, insomma.
E mentre i cittadini attendono con impazienza l’applicazione delle nuove leggi sulla sicurezza, la Francia si trova ancora in pieno stato di emergenza, il cui termine è pianificato per il 26 febbraio del prossimo anno.