Diciamocelo pure, l’incubo dei cellulari che prendono fuoco è sempre dietro l’angolo, con tutte le avvertenze che vengono dai produttori e dagli esperti, ma nessuno pensa mai che possa fattivamente capitare a lui.
La WBS-TV Atlanta riporta la storia di un uomo che sarebbe stato costretto a rimanere senza pantaloni in un parcheggio affollato per colpa del suo smartphone, un iPhone 6 Plus per la precisione. L’uomo di cui è riportato solo il nome Rocky, avrebbe sentito un forte calore diffondersi a partire dalla fotocamera dello smartphone e si sarebbe ben presto accorto che dalla sua tasca dei pantaloni usciva molto fumo. Il malcapitato ha reagito togliendosi velocemente i pantaloni e fortunatamente non ha riportato lesioni fisiche ma solo tanta vergogna.
Dal momento che questi incidenti non si verificano mai casualmente ecco prontamente fornita la spiegazione: Rocky ha affermato di aver acquistato il suo iPhone 6 Plus di seconda mano e di averlo in seguito affidato ad una società di terzi per eseguire alcune operazioni di manutenzione. Manutenzione eseguita malamente a giudicare dal disastroso esito. La società di terzi in questione ha risarcito il povero Rocky con un nuovo iPhone 6 Plus, ma non si è assunta la piena responsabilità dell’accaduto, né tantomeno si è scusata ufficialmente con l’uomo.
Apple, dal canto suo, si è detta intenzionata a chiarire le cause del mal funzionamento del dispositivo, astenendosi però da ulteriori commenti e dichiarazioni.
Una delle cause più frequenti di combustione spontanea è la batteria danneggiata o mal funzionante, che può diventare tale a seguito dell’utilizzo di un caricabatterie non originale, o da uso improprio della stessa batteria. Non a caso Apple ha spesso invitato i suoi utenti ad utilizzare solo prodotti ufficiali per i propri dispositivi.
La storia di Rocky vera o fittizia che sia può comunque servire da monito per tutti coloro che vogliono acquistare dispositivi dal prezzo elevato e risparmiare sugli accessori con cui accompagnarli.
