Si sa, riuscire a scoraggiare un giovane hacker non è un’impresa semplice! Da una parte vogliono infatti dimostrare a tutti i costi le proprie abilità al mondo intero, e dall’altro possiedono uno scarsissimo senso dei danni che stanno effettivamente causando!
Ma la polizia britannica pensa di aver finalmente trovato il metodo perfetto per spaventarli una volta per tutte: fare personalmente visita ai ragazzi potenzialmente pericolosi e dare loro un assaggio del mondo reale, prima che commettano effettivamente dei crimini. La speranza è che si rendano finalmente conto la polizia ed i loro genitori sono sempre all’erta, e che ci pensino due volte prima di infrangere la legge.
L’Inghilterra in particolare è patria di una lunga tradizione di giovani black hat. Nel 1994, ad esempio, un utente non autorizzato si infiltrò all’interno dei sistemi della U.S. Air Force e scaricò una grande quantità di dati. I militari statunitensi rintracciarono immediatamente il colpevole in un sobborgo di Londra e, lavorando a stretto contatto con la polizia locale, arrestarono infine il pericoloso criminale: un ragazzino di appena sedici anni.
O ancora, nel 2011 il gruppo di hacktivisti noto con il nome di LulzSec riuscì ad accedere ai server di Sony, a pubblicare un gran numero di notizie false sui domini della News Corp, ad intercettare alcune conversazioni private dell’FBI e molto altro ancora! Si venne poi a scoprire che due dei quattro membri arrestati nel Regno Unito avevano meno di diciotto anni!
È arduo al momento poter dire se si tratterà di una strategia efficace: gli hacker realmente pericolosi sono più che capaci di nascondere le proprie tracce, e difficilmente riceveranno una visita a sorpresa da parte delle forze dell’ordine!