La settimana scorsa Hillary Clinton ha definito i membri dell’ISIS “i reclutatori più efficienti al mondo” e ha chiesto l’aiuto delle aziende tecnologiche per limitare le azioni di proselitismo dei membri del sedicente Stato Islamico attraverso video online e social network.
Sebbene gli studi dimostrino che il mezzo di reclutamento preferito dai membri dell’ISIS è ancora Twitter, il gruppo utilizza anche piattaforme di tipo diverso, soprattutto Instagram. La presenza degli adepti dell’ISIS su Instagram è più informale in quanto i membri si limitano a postare immagini e memes pro-ISIS; il social permette inoltre agli utenti siriani di mostrare una parvenza di vita normale anche sotto l’egida dell’ISIS, con foto che ritraggono cibi cucinati e paesaggi (forse i pochi non ancora bombardati), i cui hashtag non perdono però occasione per esprimete il loro consenso al “Califfato”.
Sarah Gilkes, ricercatrice associata presso il GWU Program on Extremism ha dichiarato che lo scopo delle analisi dei ricercatori è stato quello di esaminare i profili Instagram dei seguaci dell’ISIS al fine di raccogliere informazioni su di loro e sull’organizzazione terroristica. Secondo la Gilkes la maggior parte dei profili denuncia l’intervento occidentale in Siria e si colloca su posizioni estremiste, ma non tutti i sostenitori dell’ISIS corredano le loro immagini di hashtag apertamente di sostegno; inoltre i profili dei sostenitori sono solitamente pubblici, dunque visitabili da tutti gli utenti
Ovviamente, chiarisce la Gilkes, non tutti i profili di sostenitori dello Stato islamico appartengono a persone favorevoli al ricorso alla violenza, la maggior parte dei possessori di tali account si limitano ad una propaganda sui social. Dalle ricerche risulta che uno degli emoji che corredano più frequentemente le immagini dei sostenitori dell’ISIS è il dito che punta verso l’alto, molto gradito soprattutto dai sostenitori più radicali. Mentre tra le foto più condivise spicca la bandiera dell’ISIS.
Proprio come qualsiasi altra comunità online i membri dell’ISIS hanno definito un proprio stile e delle immagini simboliche che li rappresentano. Ad esempio, il gruppo fa spesso riferimento ad uccelli verdi combinati con le emoji di cuori verdi, che stanno a simboleggiare i martiri che raggiungono il cielo. Il leone rappresenta invece il coraggio insito nell’Islam e nei suoi membri.
Nonostante i tentativi della Clinton di reclutare aziende tecnologiche che impediscano ai membri dell’ISIS di utilizzare i social, non è ancora chiaro come questi possano intervenire; nel caso di Instagram ad esempio, non possono essere oscurati i profili dei sostenitori dell’ISIS in quanto questi non violano apertamente le norme della piattaforma. La maggior parte degli account mostra il loro sostegno solo attraverso emoji o espressioni criptiche che possono essere comprese solo dagli stessi esponenti e membri dell’ISIS.
Un portavoce di Instagram ha tuttavia ribadito in un’intervista rilasciata a The Verge che non c’è posto per i terroristi sulla loro piattaforma e che i profili di coloro i quali inneggiano al terrorismo vengono e verranno sempre prontamente oscurati.
Se, come afferma la Clinton, l’ISIS possiede i reclutatori più efficienti al mondo, sarà necessaria una campagna di oscurazione dai social molto più massiccia, che riesca a porre fine almeno al proselitismo virtuale.