Uomo con vecchio telefono

Automobile telefona alla polizia: arrestata una donna

Una donna americana è stata arrestata perché la sua auto ha allertato automaticamente la polizia in seguito ad un incidente stradale. Le forze dell’ordine di Port St. Lucie hanno infatti dichiarato ai giornali locali che sono stati capaci di rintracciare tanto velocemente la cinquantasettenne Cathy Bernstein, colpevole di aver colpito prima un camion e successivamente un furgoncino, proprio grazie alle funzioni automatiche di sicurezza dell’automobile.

La singolare tecnologia utilizza una serie di sensori interni all’abitacolo per monitorare qualsiasi improvvisa variazione di velocità, o se gli airbag vengono azionati. Dopodiché chiama immediatamente i servizi di pronto intervento, trasmettendo il modello dell’auto, l’ora ed il luogo dell’incidente. Permette infine allo stesso conducente di contattare i soccorsi per fornire, se necessario, ulteriori dettagli.

Donna arrestata

“Va tutto bene, non preoccupatevi”, ha però dichiarato in questo caso Benstein alla polizia poco prima di fuggire dal luogo del delitto facendo finta di nulla. Le forze dell’ordine non si sono però lasciate abbindolare dalle parole della donna ed ha aperto immediatamente le indagini. Non è stato difficile rintracciare la signora, che, dopo una veloce visita medica, è stata subito arrestata ed imprigionata. La decisione della corte non è ancora stata resa nota.

Molti produttori di automobili, come Ford, BMW e Volvo, utilizzano questa tecnologia da anni ormai. A partire da marzo 2018, inoltre, qualsiasi nuova automobile venduta all’interno dell’Unione Europea dovrà essere per legge equipaggiata con tale funzione. “Aiuterà a prevenire ogni anno circa 2.500 morti legate agli incidenti stradali, riducendo enormemente i tempi di risposta dei servizi di pronto intervento”, ha dichiarato un rappresentante dell’Unione Europea.

E magari, chissà, anche a rintracciare qualche pirata della strada!

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