Ferite virtuali

Simulatore di ferite virtuali per far esercitare i futuri medici

I medici da campo possiedono oggigiorno moltissimi metodi per raffinare la propria arte prima di dover mettere le mani sui veri soldati in battaglia, ma il reale comportamento di una ferita può essere sorprendentemente difficile da comprendere a pieno se non si ha alcuna esperienza pratica.

I ricercatori della UCLA (University of California, Los Angeles) potrebbero però aver sviluppato proprio ciò di cui questi medici hanno bisogno: il primo, dettagliatissimo simulatore di ferite per mostrare ai futuri dottori tutte le dinamiche di una lesione.

“Speriamo con tutto il cuore che la nostra simulazione possa migliorare l’esperienza educativa dei futuri medici”, ha affermato Jeff Eldredge, il capo della progetto alla UCLA. “Ma devo ammettere di provare un certo piacere perverso quando vedo le reazioni disgustate dei miei figli di fronte al nostro programma! Questo probabilmente fa di me un padre orribile…”

Le lesioni virtuali potrebbero infatti causare un po’ di nausea nei soggetti più sensibili, ulteriore prova della scrupolosità e dell’attenzione ai dettagli della simulazione. Una precisa dinamica dei fluidi ed un altrettanto accurato comportamento delle parti meccaniche (carne, ossa e vasi sanguigni) assicurano che il sangue fluisca proprio come accadrebbe nella realtà.

I ricercatori hanno per adesso replicato solo una gamba, e non è ancora del tutto chiaro se e quando invieranno mai il proprio lavoro al Pentagono. Ma se l’idea dovesse svilupparsi ed avere successo, quello delle ferite virtuali potrebbe diventare molto presto uno strumento incredibilmente utile non solo per aiutare i soldati, ma più in generale per qualsiasi ramo della medicina.

Basti pensare che ad oggi, il modo migliore per i futuri medici di visionare una lesione dal vivo è utilizzando animali feriti. Il metodo virtuale non sarebbe solo incredibilmente più accurato, ma anche decisamente più umano.

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