Proprio mentre impazza la nuova polemica sul possibile aumento dei prezzi di Netflix in Italia, ecco spuntare un report pubblicato da CordCutting a dir poco profetico e che mostra le perdite del colosso dello streaming video on demand causate da account condivisi e scrocconi.
Secondo le stime del portale CordCutting, circa 1 persona su 5 approfitta di una delle tante piattaforme di streaming disponibili (Netflix, Hulo o Amazon Video) senza pagare, grazie all’account di un familiare o di un amico. Inoltre sembra proprio che Netflix abbia la tendenza ad essere sfruttato per un periodo ben maggiore rispetto ai competitor, fino a 26 mesi rispetto ai 16 di Prime Video e gli 11 di Hulu.
Insomma, secondo il report la situazione per il gigante video è alquanto critica: circa 192 milioni di dollari al mese per colpa degli account condivisi che vengono “mal gestiti”, con utenti che si approfittano del servizio altrui scoccando le credenziali di accesso (di genitori, amici, fidanzati e così via).
Ovviamente il fenomeno è facilitato dalle possibilità offerte dal piano più costoso di Netflix, il quale consente di creare un maggior numero di profili differenti, ognuno con le proprie preferenze (ed il proprio avatar…). Che l’azienda possa avere qualche ripensamento sulle liberà date agli utenti? E che siano queste le motivazioni alla base del rincaro negli USA?
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