Visto il trambusto legato alle inserzioni pubblicitarie e al conseguente trattamento “ambiguo” dei dati degli utenti, Facebook sta cercando di ristrutturarsi. E mantenere una piattaforma così mastodontica ha un prezzo, sia morale che soprattutto economico, e trovare una forma di business sostenibile, specialmente se online, non è facile. Ecco perché uno dei prossimi obiettivi di Zuckerberg sarebbe quello di introdurre un sistema potenzialmente rivoluzionario che dovrebbe coinvolgere anche WhatsApp.
Sono già mesi che si parla della possibile introduzione di un sistema di pagamento che coinvolga la suddetta piattaforma di messaggistica. Ciò sarebbe possibile con la creazione di una criptovaluta, seppur correlata a valute più stabili come l’oro ed il dollaro statunitense. Potrebbe chiamarsi FaceCoin questa valuta digitale che, se confermata, potrebbe rivoluzionare i pagamenti. Un termine, quello di “rivoluzione”, che sarebbe attinente al nostro mondo finanziario.
Basta spostarsi in Oriente, infatti, per trovare WeChat, l’equivalente asiatico del nostro WhatsApp (che lì è bannato dal governo). Con questa app il popolo asiatico non soltanto chatta ma effettua pagamenti di ogni tipo, dal caffè al bar alle bollette, dal cibo a domicilio agli acquisti tech online, e così via. Ciò è possibile grazie a WeChat Pay, ovvero il wallet digitale integrato nell’app a cui l’utente può collegare le proprie carte, similarmente a Paypal.
Esistono già metodi di pagamenti del genere anche in Occidente: per guardare all’Italia, alcuni negozi accettano pagamenti con Apple Pay, Samsung Pay, Google Pay e Satispay, per citare i più famosi. Ma piattaforma del genere hanno sempre qualche limitazione: per esempio, Apple Pay e Samsung Pay sono utilizzabili soltanto con gli smartphone delle rispettive aziende. Il vantaggio di poter usare WhatsApp come strumento di pagamento sarebbe innegabile, dato che sarebbe utilizzabile da chiunque, indipendentemente dallo smartphone in possesso.
Ancora è presto per parlarne concretamente, ma il debutto è previsto per fine 2019/inizio 2020, anche perché la rivale Telegram sta lavorando anch’essa in tale direzione (o forse no?). Stando a quanto riportato da TheBlockCrypto, almeno 50 ingegneri starebbero lavorando al progetto in una sede ad accesso limitato dove non tutti i dipendenti di Facebook possono entrare. E forse è anche per questo progetto che Marky ha ben pensato di unire WhatsApp a Messenger ed Instagram.
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