Ad anni di distanza da quelli che possono essere considerati i primi “esperimenti”, Razer Phone vuole ridefinire il concetto di smartphone da gaming. E lo vuole fare con caratteristiche tecniche piuttosto intriganti, oltre che una scheda tecnica di alto livello. Sarà riuscita l’azienda nell’intento di far rinascere questa categoria di dispositivi mobile? Scopritelo nella nostra recensione.
La confezione dello smartphone propone la seguente dotazione:
Non c’è che dire: Razer Phone è uno smartphone con carattere. Per quanto non sia un dispositivo che segue i trend attuali, è un dispositivo ben costruito e congeniato, pensato per il suo scopo. Oltre a dargli un look più industrial, le sue forme squadrate si rivelano adatte per essere utilizzato in modalità landscape, ovvero in fase gaming. Non a caso Razer ha acquisito Nextbit, ed infatti il design del Razer Phone è un’eredità del Nextbit Robin.
Il rovescio della medaglia è che siamo di fronte ad un terminale impegnativo nelle dimensioni. Stiamo parlando di 158.5 x 77.7 x 8 mm per un peso di 197 g. Fortunatamente questo ingombro è giustificato da caratteristiche che analizzeremo a breve.
Seppur non ci sia alcun sblocco facciale, è presente un sensore ID laterale, integrato nel tasto Power. Il funzionamento è efficace e rapido, anche se i mancini potrebbero avere qualche problema. Il posizionamento dei tasti del volume è tattico, in una zona del frame che non andrà ad infastidire i giocatori. Tuttavia, i tasti sono piccoli ed il feedback tattile non è dei migliori. Così come piccolo è il LED di notifica, praticamente invisibile.
Siamo di fronte ad un pannello da 5.7 pollici Quad HD (2560 x 1440 pixel) protetto da vetro Gorilla Glass 3, scalabile anche in 1080p e 720p. A detta dell’azienda, si tratta di un display HDR con ampio gamut, con certificazione Netflix. Tuttavia, i video HDR su YouTube non sono supportati. Ma l’aspetto più penalizzante, correlato a ciò, è la luminosità non adeguata (massimo 300 nits), soprattutto all’aperto dove in alcune circostanze si fatica a leggere i contenuti.
Stiamo parlando di un pannello LCD, quindi con una riproduzione cromatica soddisfacente. Fra le opzioni software troviamo modalità Lettura, Ambient Display per le notifiche (con cui non si può interagire) ed il double tap to wake. Non abbiamo i neri degli AMOLED, ma potrebbe anche trattarsi di una scelta “obbligata”. Dopo aver collaborato alla realizzazione dello Xiaomi Mi MIX, Sharp ha “prestato” la propria tecnologia a Razer.
Ciò significa l’implementazione di un pannello IGZO con refresh rate a 120 Hz. E probabilmente non esistono ancora pannelli OLED con tale frequenza. Comunque, grazie alla tecnologia UltraMotion e a quella Q-Sync di Qualcomm, è possibile ottenere una fluidità incredibile del pannello. È possibile anche selezionare 60 e 90 Hz, ma vi assicuro che difficilmente vorrete togliere i 120 Hz. Non è una feature, però, di cui beneficerete in qualsiasi gioco, anzi. Per il momenti i videogiochi supportati sono pochi (qua trovate la lista), ma ci auguriamo che il parco titoli possa aumentare nel tempo.
Come prevedibile, il Razer Phone offre una configurazione hardware al top, seppur si parli ormai di scorsa generazione. Lo Snapdragon 835, qua unito a GPU Adreno 530, ben 8 GB di RAM LPDDR4X-1866 dual channel e 64 GB di memoria interna UFS 2.1 (espandibile tramite microSD fino a 2 TB), rendono il telefono una vera e propria scheggia. Difficilmente vedrete un device più fluido di questo.
Il tutto è sicuramente favorito dal software snello sì, personalizzato dall’interfaccia Nova Launcher Prime, personalizzata a tema Razer. Per chi non lo conoscesse, si tratta di un launcher alternativo che punta tutto, appunto, su prestazioni e personalizzazione. Inoltre, è da poco stato rilasciato via OTA l’aggiornamento ad Android 8.0 Oreo.
Le uniche aggiunte software da parte di Razer sono il Negozio Temi, basati su videogiochi e non solo e la modalità Booster per gestire le prestazioni in game. Rimangono anche alcuni limiti di Android Stock, per esempio l’impossibilità di switchare i tasti a schermo o di visualizzare la percentuale di batteria residua nella status bar. Inoltre, alcune traduzioni sono ancora mancanti ed il sistema non è esenti da alcuni bug, seppur non molto penalizzanti.
Il comparto fotografico di Razer Phone è interessante, almeno sulla carta. Sul retro, infatti, troviamo due sensori da 12+12 mega-pixel con apertura f/1.75-2.6. Il sensore secondario è un teleobiettivo, il quale fornisce uno zoom 2X senza perdita di dettagli. Il software è praticamente identico a quello della Google Camera, anche se si nota una leggera lentezza del viewfinder.
Che la qualità foto non fosse il punto focale di questo prodotto si era capito sin da subito. Ed infatti gli scatti che si ottengono sono discreti. Di giorno gli scatti sono piuttosto bilanciati, con colori non troppo saturi ma dettagli non esaltanti, soprattutto vista la mancanza di stabilizzazione OIS. Di notte ovviamente la situazione peggiora.
Inoltre, pur avendo una dual camera, è assente la modalità Portrait. Assenza compensabile tramite installazione della Google Camera, app che non aggiunge nulla dal punto di vista qualitativo ma che introduce gli scatti con effetto bokeh, anche per la selfie camera. Tuttavia, gli scatti non sono perfetti, soprattutto per quanto riguarda il rilevamento dei contorni.
Non migliora la situazione con la fotocamera frontale da 8 mega-pixel ed apertura f/2.0. Non che si ottengano scatti insufficienti, ma si nota una qualità inferiore, sia di giorno che soprattutto di sera.
I video possono essere registrati in 4K e Full HD fino a 30 fps. Ma in modalità 4K non avete alcun tipo di stabilizzazione. In Full HD, invece, viene in nostro aiuto quella EIS, con clip qualitativamente nella media.
A bordo del Razer Phone troviamo pieno supporto dual Nano SIM LTE, con copertura e velocità di navigazione adeguati alla concorrenza. Abbiamo poi modem Wi-Fi ac Dual Band e Bluetooth 4.2, così come NFC e GPS/A-GPS/GLONASS/Galileo, senza alcun problema di connettività.
Ma il pezzo forte, dopo il display, lo si trova nel comparto audio. Innanzitutto spiccano, esteticamente ed acusticamente, gli speaker stereo nascosti dalle griglie frontali. L’audio che si ottiene ha un volume elevato ed una qualità sopra la media, arrivando a poter sostituire tranquillamente un piccolo speaker Bluetooth.
Purtroppo è assente l’ingresso mini-jack. Tuttavia, Razer ha ben pensato di implementare un amplificatore tramite USB Type-C ed apposito adattatore in dotazione. Ne consegue che, anche utilizzando cuffie ad alta impedenza, l’output sonoro è potente e soddisfacente. Se siete amanti della musica difficilmente tornerete indietro.
Ad alimentare questo comparto così potente troviamo una altrettanto generosa batteria da 4000 mAh. Fortunatamente Razer ha avuto un occhio di riguardo per i consumi. Ed infatti durante questi giorni di utilizzo ho sempre raggiunto 4/5 ore di display attivo nell’arco di una giornata intera (a volte anche oltre).
La ricarica avviene tramite Quick Charge 4.0+ ed è l’unico smartphone in Europa a supportare questo standard. Ciò implica dei tempi di ricarica che si attestano attorno ai 100 minuti.
Probabilmente i tempi non sono ancora del tutto maturi per un telefono come il Razer Phone. Non tanto per il prodotto in sé, visto che ha dimostrato delle qualità interessanti ma soprattutto uniche. In primis il display ad alto refresh rate, così come il potente speaker stereo, due caratteristiche di cui sentirete la mancanza non appena cambierete telefono.
Allo stesso tempo, il prezzo per acquistare lo smartphone Razer ammonta a circa 630 euro da eBay, salendo ai circa 750 euro necessari su Amazon. Un costo che lo mette al pari di flagship Samsung, Huawei e via dicendo, superando smartphone “similari” come quelli targati OnePlus. Spendere queste cifre per uno smartphone da gaming significa richiedere qualcosa in più, appunto, in fase gaming.
E purtroppo al momento i 120 Hz sono compatibili soltanto con pochi giochi. Non per colpa di Razer, visto che ad implementare tale tecnologia dovrebbero essere gli sviluppatori stessi. Tuttavia, si tratta di un prodotto di nicchia che difficilmente sposterà gli equilibri in merito.
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