Già da parecchio tempo abbiamo avuto a che fare con le voci sull’arrivo del nuovo OS di Google, Fuchsia OS. Di questo sistema operativo, che presumibilmente sarà davvero molto flessibile, non sappiamo ancora molto. Interessante è però l’anteprima che i colleghi di ArsTechnica oggi finalmente ci mostrano.
La compagnia di Mountain View ancora non ha rilasciato alcun dettaglio sull’arrivo ufficiale del nuovo sistema operativo sul mercato. Tuttavia, attraverso alcune operazioni di compilazione, da oggi Fuchsia OS non è più un mistero sotto ogni suo punto di vista. Per poter utilizzare l’OS su cui Google lavora ormai da tre anni sono, però, necessarie alcune operazioni che rendono l’installazione non esattamente alla portata di tutti.
Per poter iniziare a scoprire l’interfaccia abbiamo innanzitutto bisogno di un Pixelbook e di un box contenente Linux. Gli utenti dovranno caricare un’apposita immagine di bootloader su una chiavetta USB, avviare quest’ultima e collegarsi attraverso la connettività Wireless al suddetto box. Questo dovrà, poi, mandare al Pixelbook un file da 1.1 GB che permetta di avviare Fuchsia OS.
Una volta che finalmente avremo avviato Fuchsia OS, però, ci sarà ben poco da fare. Infatti, il tutto è ancora in uno stato di alpha e molte delle applicazioni integrate non sono funzionanti. Il tutto è comunque utile per farsi un’idea di quello che sarà il progetto una volta arrivato alla versione definitiva.
Per prima cosa possiamo osservare come l’UI è del tutto basata sul Material Design, a cui il gigante californiano ci ha abituati fin dai tempi di Lollipop. Inoltre, ad una prima occhiata è possibile notare il toggle che, forse, costituisce il più importante perno del sistema. Attraverso questo interruttore è possibile switchare tra l’interfaccia dedicata al sistema laptop/tablet e quella per smartphone.
Il tutto è, comunque, davvero molto elegante e rispecchia il concept di Project Armadillo mostrato mesi fa con la presenza del Google Feed e della barra di ricerca in molte parti del sistema. Abbiamo un browser basato sui sorgenti di Mozilla, sviluppato e ottimizzato da Intel, che però non è possibile utilizzare dal momento in cui non funziona la connettività Wi-Fi. Non troviamo poi molto altro, con applicazioni che mostrano semplicemente screenshot o che non funzionano in alcuna maniera.
Fucshia OS non è certamente completo ed è in uno stato ancora embrionale, ma la potenzialità del progetto è molto elevata. Staremo a vedere quando Google inizierà a mostrare ulteriori dettagli sul progetto.
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