A seguito dello scandalo di Cambridge Analytica il team di Facebook ha intensificato i lavori svolti nel reparto sicurezza. Da tempo è stata aggiunta l’autenticazione a due fattori, con la quale venir notificati se qualcuno prova ad accedere da un dispositivo sconosciuto. E nel mentre WhatsApp ha introdotto il supporto al Face ID come metodologia di autenticazione, Facebook continua ad essere reticente in merito.
Come affermato dal team londinese di Facebook, il Face ID è un metodo che va benissimo su smartphone, dato che i dati biometrici vengono registrati e salvati sul dispositivo stesso. Ma se si parla di accedere ad un sito online ecco che la faccenda si fa più complessa. Questo perché se un utente provasse ad usare il riconoscimento facciale per autenticarsi su un altro smartphone, questo potrebbe non riconoscerlo, dato che il comparto hardware adoperato per lo sblocco facciale potrebbe non coincidere.
E aggiungo che, tolto iPhone X e pochi altri modelli, attualmente quasi tutti gli smartphone hanno un riconoscimento facciale 2D. Ciò non garantisce un grado di sicurezza granché elevato, come dimostrato dal Samsung Galaxy S10. In un periodo sempre più delicato per Facebook, potrebbe non essere una mossa saggia implementare tale funzionalità se persistono questi dubbi.
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