È innegabile che dallo scandalo di Cambridge Analytica in poi tutte le maggiori società che per i più disparati motivi hanno a che fare con dati sensibili degli utenti abbiano posto maggior attenzione al tema. Così, dopo averlo annunciato ad inizio 2018, anche Google agisce in questo senso. Nelle prossime settimane saranno rimosse tutte le applicazioni dal Play Store che non rispettano determinati prerequisiti: alcuni tra questi riguardanti le autorizzazioni al registro delle chiamate ed SMS.
La società statunitense è entrata in azione dopo aver annunciato provvedimenti e, stando a quanto dichiarato, non si tratterà di una vera e propria inibizione delle app che richiedono determinati permessi, ma piuttosto di verifiche più approfondite. Più nel particolare, gli sviluppatori saranno chiamati a dimostrare la necessità – per l’applicazione in questione – di richiedere determinati permessi.
LEGGI ANCHE: WordPress e Google lanceranno Newspack: ecco le novità per i siti di news
Soltanto dopo aver verificato l’effettiva necessità, Google darà il via all’applicazione sul Play Store. Viceversa, le app che richiederanno tali permessi, pur non necessitandone per il funzionamento, saranno eliminate dal Play Store. Gli sviluppatori avranno così tempo fino al 9 marzo 2019 per rispondere ai moduli proposti da Big G.
[su_app]La PlayStation 5 è stata lanciata il 19 novembre 2020 in Italia, una settimana dopo…
Dopo 16 anni dal suo arrivo sul mercato, iPhone 2G torna a sconvolgere la vita…
Con l'acquisizione di Activision oramai andata in porto, Microsoft e Sony hanno finalmente firmato uno…
L'operatore virtuale di Vodafone torna alla carica e questa volta prova a tentare i clienti…
Google ha annunciato oggi l'arrivo di Bard anche in Europa e in Italia, dopo la…
L'accesso a Internet è diventato fondamentale nella nostra società sempre più digitale. Per garantire una…