Dopo la batosta subita da Apple in Germania, la Corte Tedesca si ritrova contro un altro colosso, ovvero Amazon. Questo perché è arrivata la richiesta di ban degli Amazon Dash, i pulsanti smart con cui effettuare rapidamente acquisti. E la motivazione è da ricercare nella volontà di tutelare maggiormente i clienti, molti dei quali si sono lamentati sulle dinamiche legate a questi pulsanti.
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Per chi non li conoscesse, gli Amazon Dash sono stati lanciati nel 2015 e, per quanto in Italia non siano molto diffusi, in altre nazioni del mondo hanno attecchito abbastanza. Sono dei piccoli pulsanti da poter applicare in giro per casa e sono tematizzati su un unico prodotto. Ce ne sono a marchio Barilla, Dash, Durex, Coca-Cola, Red Bull e così via: basta premerli per avviare un ordine automatico. Il tutto senza dover nemmeno prendere lo smartphone o il PC ed accedere al sito. Basta una rapida configurazione iniziale una tantum e con un click l’ordine arriva a casa.
Ed è proprio qui che sta l’inghippo. Secondo il tribunale di Monaco di Baviera, questo meccanismo impedirebbe agli utenti di essere realmente coscienti degli acquisti. Non avendo sott’occhio il sito, come solitamente accade, l’utente non ha informazioni aggiornate sui prezzi. Ecco, quindi, che arriva l’ordine nei confronti di Amazon di stoppare questa tipologia di acquisti. Ovviamente ci aspettiamo un ricorso da parte del colosso dell’e-commerce.
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