Facebook è incappato in uno scivolone alquanto spiacevole proprio a cavallo di una delle festività più sentite dagli americani: ha bannato uno stralcio della Dichiarazione d’Indipendenza. Il misunderstanding ha coinvolto un giornale del Texas – The Vindicator – che, avvicinandosi al 4 luglio, ha pubblicato diversi estratti della dichiarazione e proprio uno di questi sarebbe finito nel mirino dell’algoritmo di filtraggio della piattaforma.
Il meccanismo di ban di Facebook si sarebbe attivato proprio a causa delle parole, che decontestualizzate dal documento sono risultate offensive. Il pezzo della Dichiarazione d’Indipendenza recita infatti: “…e ha tentato di istigare contro gli abitanti delle nostre zone i crudeli selvaggi indiani…”. Potrebbe quindi essere stato catalogato come inappropriato proprio il termine selvaggi indiani, contribuendo all’eliminazione del post. Chiaramente la risposta di Facebook non si è fatta attendere. Così un portavoce a Business Insider: “Il post è stato rimosso per errore e ripristinato immediatamente. Elaboriamo milioni di rapporti ogni settimana e talvolta ci sbagliamo”.
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In effetti questo è soltanto l’ultimo dei casi in cui sono stati commessi errori. Nonostante l’enorme lavoro per prevenire tipi di contenuti inadatti, l’azienda non si dice contenta. All’attuale sistema, quindi, la piattaforma potrebbe affiancare (grazie all’assunzione di diverse migliaia di persone) altri revisori umani. Nell’ultimo periodo, soprattutto in seguito agli scandali, è sempre crescente l’attenzione della società verso queste problematiche, tanto da prevedere figure come quella dei “News Publisher Specialist“.
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