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Recensione iPhone X – Un futuro che sa già di vecchio

Volenti o nolenti, iPhone X non è uno smartphone qualunque, nel bene o nel male. Sia per il mondo Apple, dopo anni di stasi, che per quello Android, vista l’influenza, diretta o indiretta, del brand di Cupertino. A tal ragione fare una recensione di un telefono del genere non è cosa di tutti i giorni, soprattutto se si pensa al prezzo (nel nostro caso) di 1359 euro. Ha effettivamente senso spendere una cifra del genere?

Recensione iPhone X

Unboxing

Qua già partiamo molto male. Se un utente decide di spendere 1359 euro, è lecita aspettarsi un’esperienza premium già a partire dall’unboxing. Ed invece la scarsa dotazione è un tallone d’Achille spesso sottovalutato.

Seppur iPhone X supporti la ricarica rapida, dovremo necessariamente fare affidamento su accessori da comprare a parte. E se si pensa che è sempre più frequente trovare caricatori rapidi in confezione di prodotti da poche centinaia di euro, l’amaro in bocca rimane. E dato che mi stai facendo pagare 1359 euro questo telefono, perché non includere delle Airpods anziché le datate Earpods?

  • iPhone X
  • cavo Lightning
  • caricatore a 5V 1A
  • cuffie Earpods
  • adattatore Lightning / mini-jack;
  • spilleta per l’estrazione dello slot SIM
  • sticker Apple
  • manualistica

Design e qualità costruttiva

Dopo anni di immobilismo in ambito design, finalmente iPhone X rinnova alla grande. In primis per il display, di cui parleremo fra poco, ma anche per l’aspetto estetico. Con la nuova generazione di smartphone Apple la scocca si fregia di un vetro posteriore. Pur trattenendo maggiormente le impronte, la sensazione al tatto è molto piacevole. Senza parlare, poi, della ricarica wireless.

Tuttavia, soprattutto in questa colorazione Silver, non si può non notare una certa stranezza nel design. Il fronte è nero, il frame è in acciaio lucido e grigio, il retro è un argento molto chiaro e spicca il modulo fotografico nero con un cerchio giallo al centro. Insomma, dal punto di vista cromatico si perde un po’ la filosofia crisp and clean che contraddistingue Apple. Fra l’altro la finitura lucida del frame è piuttosto soggetta a micro-graffi, anche utilizzando una cover in silicone morbido.

Le dimensioni risultano ideali, con un ingombro di 143.6 x 70.9 x 7.77 mm. Anche il peso di 174 g risulta ben equilibrato in mano. È innegabile che iPhone X, nella sua apparente fragilità dettata dal vetro, restituisce un certo senso di solidità. Senza dimenticarci della certificazione IP67.

Peccato soltanto per la scivolosità dello smartphone: una cover potrebbe risultare quasi indispensabile. Ah, e non possiamo che segnalare l’assenza del LED di notifica, piuttosto opinabile.

Display

Il display di iPhone X è una delle rotture principali rispetto al passato. Le dimensioni sono sì contenute, ma il display è da ben 5.8 pollici con risoluzione 2436 x 1125 pixel e 463 PPI. Per fare ciò Apple ha scelto un approccio leggermente differente da altri brand in quanto a screen-to-body ratio, la quale si attesta sull’82.9%. Anche se non si tratta di un vero e proprio borderless, le cornici sono state ridotte in maniera omogenea, ad eccezione di quella superiore e la famigerata notch.

Avendo il display un rapporto in 19.5:9 (superiore ad S8), è possibile godere di più spazio per i contenuti visualizzati. Almeno sulla carta, dato che diverse app, anche importanti (fra cui Gmail), non risultano ancora ottimizzate. Ma non dubitiamo che fra qualche settimana il supporto degli sviluppatori venga esteso.

Finalmente anche Apple decide di affidarsi al mondo degli OLED, con tutti i benefici del caso. Contrasti marcati, neri assoluti, senza grandi variazioni cromatiche quando inclinato ed una leggibilità sotto il sole più che discreta, grazie anche ad una luminosità massima fino a 600/700 nits. Ciò è favorito anche dall’ottima laminazione che dà l’impressione che le icone siano disegnate sul vetro.

La cosa che più sorprende è la fedeltà dei colori, tarata in maniera ottimale. Buona presenza la modalità Night Shift per le luci blu, mentre quella True Tone non ci ha convinto granché, dato che i colori tendono troppo al giallo.

Ma non finisce qua, dato che il pannello di iPhone X implementa anche la (già vista) tecnologia Force Touch, sempre ben integrata con iOS 11. È presenta anche il supporto HDR10Dolby Vision, per la fruizione di contenuti ad hoc. Se volete maggiori dettagli a riguardo, in questo articolo trovate l’analisi super dettagliata effettuata da DisplayMate.

Prestazioni

Se c’è una cosa di cui si è sempre certi quando si compra un iPhone di ultima generazione questa è la potenza. Sì, perchè iPhone X integra il nuovo chipset proprietario A11 Bionic, realizzato a 10 nm. Questo integra un nuovo processore hexa-core (2 x Monsoon + 4 x Mistral) a 2.39 GHz. La CPU è in grado di tenere costantemente attivi tutti i core. Non che sia strettamente necessario, ma adesso gli sviluppatori potranno fare affidamento su questo boost.

Il tutto è in grado di fornire prestazioni sempre all’altezza, come da tradizione dell’azienda. Anche la GPU è nuova: non abbiamo più una PowerGR, bensì una made-in Apple a 3 core cucita sul telefono. Il tutto è coadiuvato da 3 GB di RAM e 256 GB di memoria interna, quest’ultima con velocità da primo della classe (come testimoniano i benchmark sottostanti). Ma no, niente slot microSD, una mancanza che, lato produttività, continua a farsi sentire.

Fra tutte le migliore, l’A11 Bionic si fregia anche dell’integrazione del Neural Engine. Si tratta di un componente hardware apposito che si occupa di gestire il Face ID ed il machine learning del telefono. Questo meccanismo è in grado di effettuare più di 600 miliardi di operazioni al secondo, rendendo fluida l’esperienza utente ma senza andare a discapito di CPU e GPU e, conseguentemente, della batteria.

Benchmark

Face ID

Eccoci al vero punto di rottura di iPhone X. Via il tasto Home per far spazio al display: dove mettiamo il lettore d’impronte? Apple decide di prendere la via più pericolosa, eliminando del tutto il Touch ID e puntando totalmente sulFace IDdi cui vi abbiamo già spiegato il funzionamento. Ad esso viene affidato il compito di sbloccare il dispositivo, di utilizzare Apple Pay ed installare software dall’App Store.

Ed è questo l’unico comparto su cui Apple si dimostra qualche anno in avanti rispetto alla concorrenza. Finalmente abbiamo un riconoscimento facciale che funziona (quasi) sempre. Il funzionamento risulta decisamente migliore rispetto a quanto visto su Samsung ed LG, per quanto perfettibile. Avrei gradito il poter registrare più volti, in modo da avere un’impronta anche del mio volto con gli occhiali da sole, per esempio.

Una volta riconosciuto il nostro volto, il dispositivo sarà sì sbloccato, ma sarà necessario uno swype esattamente dal bordo inferiore per accedere alla Home. Un’opzione per poter bypassare lo swype non sarebbe stata cosa sgradita.

Comunque pensare che il Face ID, una sorta di Kinect, è compresso in quei pochi millimetri non può che lasciare positivamente sorpresi. Poi vabbè, ci sono le Anomoji, un’aggiunta simpatica ma nulla più.

Qualità foto / video

Il “semaforo” posteriore di iPhone X integra una dual camera da 12 +12 mega-pixel, il cui secondo sensore offre nuovamente un più che buono zoom 2x e la modalità Ritratto. Quest’ultima è disponibile anche con la camera frontale ma ha ancora bisogno di qualche affinamento software, così come le varie opzioni di Luce. Tuttavia, i risultati dipenderanno anche dalla vostra capacità di interpretare se la situazione permette uno scatto del genere.

Parlando di ambiti più tradizionali, la qualità è veramente di alto livello in situazioni di buona luminosità. L’apertura f/1.8 consente un effetto bokeh ben realizzato, mentre il secondo sensore sale ad f/2.4. Per quanto sia migliorato rispetto al teleobiettivo di iPhone 8 Plus da f/2.8, gli scatti con poca luce sono più che sufficienti ma più efficaci su altri competitors. Inoltre, di sera sono piuttosto frequenti effetti di lens flare in presenza di luci.

Anche per la fotocamera frontale da 7 mega-pixel con apertura f/2.2 la qualità è leggermente sotto alla media dei principali camera phone.

Un bonus non da poco di iPhone X è la possibilità di registrare video 4K fino a 60 fps, oltre che slow-motion in Full HD a 240 fps. E grazie alla doppia stabilizzazione OIS, i video risultano molto fluidi con entrambi i sensori. Filmando con questi bitrate preparatevi a vedere la memoria riempirsi, dato che 1 minuto occupa circa 1 GB. Peccato che la resa cali abbastanza quando scendono le luci, con un rumore abbastanza evidente.

Flash Software Off
Flash Software On

Qualità audio

Ebbene sì, niente ingresso mini-jack da 3.5 mm. Sorpassato questo limite quasi psicologico, si scopre una resa sonora tramite Lightning decisamente sopra alla media. E viene mantenuta anche utilizzando il dongle con le cuffie che utilizziamo sempre in fase di recensione (Audio Technica Pro ATH-M50X).

La stessa ottima valutazione la diamo anche al doppio speaker stereo, generato tramite speaker inferiore e capsula auricolare. Per quanto soluzioni come quella del Razer Phone siano più efficaci, la qualità è più che soddisfacente. Buono il volume ma soprattutto la chiarezza degli elementi sonori.

Connettività

Su iPhone X troviamo supporto single nano SIM con modem LTE Cat.16/15 con velocità di picco di 1 Gbps in download e 150 Mbps in upload. La ricezione si è sempre dimostrata all’altezza, senza grosse sbavature nel cambio cella.

Il resto del reparto offre supporto Wi-Fi 802.11 ac Dual Band, Bluetooth 5.0, NFC, GPS / A-GPS / GLONASS / Galileo. L’unica nota stonata è la presenza della porta Lightning, in un mondo che converge verso lo standard USB Type-C. Paradossalmente, per collegare un Macbook Pro di ultima generazione è necessario un adattatore USB Type-C.

Software

Basato sul recente iOS 11.1, l’interfaccia grafica di iPhone X è stata necessariamente rinnovata. Data l’assenza del tasto frontale, né fisico né simulato, questo è stato sostituito da una barra software situata in fondo al display. Swype in su per accedere o tornare alla Home, swype laterale per switchare fra le app in background, swype in su e tieni premuto per aprire la tab del Multitasking.

Insomma, un po’ di “balletti” per gestire tutti i vari comandi. Ah, e swype in basso dal “corno” superiore a destra per il Control Center, mentre dal corno sinistro (o dal centro della notch) per le notifiche. Oh, e se volete potete richiamare Siri potete tenere premuto il tasto Power. Ci vuole qualche giorno per imparare al meglio tutte queste gestures ma alla fine risultano tutto sommato comode. Ma il multitasking potrebbe essere reso più fluido.

E poi perché non sfruttare questi 5.8 pollici aggiungendo una modalità Split Screen? Per non parlare dell’impossibilità di avere una Home più omogenea e personalizzabile. E le notifiche, ancora mostrate divise nella Lock Screen, inutilmente zeppa di avvisi, anziché raggruppate. Per quanto fluido e ben ottimizzato, per certi versi iOS 11 risulta indubbiamente più “legnoso” rispetto ad Android 8.0 Oreo.

Autonomia

Concludiamo con la parte legata all’autonomia, comparto dove iPhone X non brilla ma non delude. All’interno della scocca trova spazio un’atipica batteria ad “L” da 2716 mAh. La nota positiva è l’integrazione della succitata ricarica wireless. Un’ottima aggiunta, per non rapida come con gli ultimi Samsung (7.5W contro 15W dello standard Qi 1.2).

Come già lamentato prima, l’assenza della ricarica rapida è un aspetto piuttosto amaro, visto il prezzo del telefono ed il fatto che la ricarica rapida sia effettivamente supportata. Se non vorrete attendere ben 3 ore per una carica completa, dovrete procurarvi un caricatore alternativo con supporto USB-C Power Delivery. Su Amazon quello da Apple da 29W costa circa 50 euro, mentre un Anker da 24W potete trovarlo a circa 10/15 euro.

Detto ciò, iPhone X porta a fine giornata senza grossi problemi. Difficilmente potrete evitare di dare almeno una carica a notte, mentre con altri dispositivi Apple è possibile anche fare una giornata e mezzo di utilizzo. È giusto comunque segnalare che, dopo diversi cicli di batteria ed un minor update, abbiamo potuto notare qualche miglioramento.

Recensione iPhone X – Conclusioni

Sarebbe facile criticare iPhone X soltanto in base al prezzo, veramente esagerato per la forzata variante da 256 GB. Scendendo a 64 GB il prezzo cala, ma non dimenticatevi l’assenza dell’espandibilità. Ed analizzando la situazione dal punto di vista di un utente Android, è ancora più arduo non notare che, a parte il Face ID, il tutto sa di “già visto”.

Tuttavia, iPhone X fa tutto o quasi in maniera ottimale, mentre nel panorama Android sono ancora pochi i flagship infallibili. Ed avere un pacchetto completo come questo smartphone costa, ed anche tanto. Perciò, se volete il meglio che ci sia in fatto di smartphone Apple, preparatevi ad aprire il portafogli o a sfruttare le varie offerte tramite operatore. Se siete afecionados Android, invece, non ne sentirete particolarmente la mancanza.

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