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iPhone X: aumentata la produzione a scapito del Face ID

Che Apple stia avendo problemi nella produzione di iPhone X è ormai assodato. Per quanto non si tratti mai di notizie ufficiali, i rumors sono talmente tanti e da fonti autorevoli che sembra quasi impossibile affermare il contrario. E la colpa di tutto ciò sarebbe del Face ID, una tecnologia forse sottovalutata dalla stessa Apple. Ma cerchiamo di capire meglio qual è la situazione.

Apple abbassa la precisione del Face ID per sveltire l’uscita di iPhone X

Sono numerose le voci di corridoio che parlano di una fornitura di iPhone X che non riuscirà a soddisfare la richiesta dell’utenza. Gli ultimi rumors parlano di circa 3 milioni di unità disponibili al lancio ed un totale di 20/30 milioni nel Q4 2017, ovvero l’ultimo trimestre. Per avere un’idea della problematica, gli scorsi iPhone 7 e 7 Plus conclusero il 2016 con 78 milioni di unità vendute.

Se inizialmente si pensava che tutto ciò fosse legato alla produzione del display edge-less, adesso è quasi certo che la “colpa” è del Face ID. Stando a quanto riportato da Bloomberg, Apple avrebbe deciso di diminuire la precisione del nuovo sistema di sblocco per velocizzare ed aumentare la produzione dello smartphone. Una notizia che ovviamente è stata subito smentita da Trudy Muller, portavoce di Apple.

iPhone X: come funziona il Face ID?

Come vi abbiamo inizialmente spiegato in questo articolo, la TrueDepth Camera su cui si base il Face ID si compone di 3 componenti principali. Partendo dal cosiddetto flood illuminator, questo sensore proietta una luce ad infrarossi in modo tale che la fotocamera ad infrarossi sia in grado di rilevare il volto dell’utente. Fatto ciò, un proiettore si occuperà di proiettare 30.000 punti di misurazione sul volto in questione.

Come affermato durante la presentazione, la precisione del Face ID garantisce un errore su un milione di tentativi. Al contrario, il precedente Touch ID si fermava a “soltanto” 1 su 50.000. E se si pensa che questa tecnologia è racchiusa in spazi di pochi micron, non ci meraviglia scoprire che i problemi legati al proiettore di punti avrebbero costretto i relativi produttori, LG Innotek e Sharp, a buttare l’80% dei sensori prodotti.

Se ciò sia vero o no non ci è ancora dato saperlo. Quello che è certo è che a breve avremo modo di mettere mano su iPhone X e scoprire la sua effettiva precisione ed affidabilità nell’utilizzo quotidiano.

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