Come prevedibile, una delle novità più attese al Google I/O 2017 è quella relativa ad Android O, la prossima release software del robottino verde che sarà rilasciata ufficialmente più avanti nell’estate ma che è già adesso disponibile sotto forma di Programma Beta.
Abbiamo già avuto un piccolo assaggio delle nuove features che verranno introdotte ma alla fiera americana sono stati svelati ulteriori dettagli. Partiamo con picture-in-picture, un’evoluzione del multi-tasking che ci permetterà di avere un’app in esecuzione all’interno di una piccola finestra sul nostro schermo, mentre sullo sfondo potremo avviare un’ulteriore app. Per esempio, potremo riprodurre un video su YouTube nel mentre si prendono degli appunti, guardare un film su Netflix mentre rispondiamo alle mail e così via.
Passiamo poi a Notifications Dots, una funzione che abbiamo già visto su launcher alternativi come Nova Launcher ma che qua acquisisce alcune novità. Nel caso un’app abbia una notifica in sospeso, questa sarà mostrata con un segnalino sull’icona dell’app in questione. Oltre a ciò, sarà possibile tenere premuto sull’icona per accedere alla notifica direttamente dallo schermo, velocizzando il tutto.
Un’altra funzione aggiornata è Autofill with Google. In questi anni ci siamo abituati all’auto-compilazione tramite Google Chrome, il quale ci permette di sincronizzare questi dati su tutti i dispositivi connessi al nostro account. Con Android O sarà possibile beneficiare dell’auto-compilazione dei campi di login anche su smartphone sulle app di terze parti come Facebook, Instagram, Twitter ecc., aggiungendo l’auto-compilazione al di fuori del browser.
Abbiamo poi Smart Text Selection che, come indica il nome, ha come obiettivo la velocizzazione delle operazioni di copia / incolla che effettuiamo durante il corso della giornata. Se attualmente era “soltanto” possibile selezionare una parola cliccando su di essa due volte, adesso sarà possibile cliccare una volta su un indirizzo, un numero di telefono e via dicendo e vederli automaticamente selezionati interamente.
Fortunatamente Google ha pensato anche all’autonomia, da sempre tallone d’Achille dei nostri dispositivi. Con Android O saranno maggiormente controllati app e servizi in background, in modo da gestire al meglio i consumi energetici del terminale. Inoltre, Google ha migliorato anche le prestazioni: basti pensare alla velocità di accensione del Google Pixel, fattore che speriamo di vedere anche su altri smartphone.
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