Purtroppo la situazione legata al Coronavirus ha instillato nell’utenza una certa paura del domani. Il decreto governativo fa sì che gli italiani debbano restare a casa (#iorestoacasa), salvo necessità specifiche, fra cui recarsi in supermercato. I primi giorni abbiamo assistito a scene con negozi presi d’assalto e scaffali vuoti, ma la verità è che ad oggi nessuno ha avuto veramente problemi di fornitura. È anche vero che in molti si sono affidati a servizi come Amazon Pantry, la sezione del sito di e-commerce dedicata a cibo e casalinghi vari. Ma nessuno si aspettava che, da un giorno all’altro, una mole così enorme di utenza si riversasse sulla piattaforma. Le conseguenze sono presto dette: i prodotti da acquistare non ci sono e, quando ci sono, le tempistiche sono molto in là col tempo.
Per questo Amazon Pantry ha deciso di chiudere momentaneamente al pubblico. Si tratta di un manovra necessaria per poter prendere fiato, smaltire gli ordini in attivo e poter tornare ad operare normalmente (o quasi). Lo ha comunicato un portavoce di Amazon ai microfoni della CNBC:
“Amazon Pantry non sta più accettando nuovi ordini al momento mentre stiamo lavorando per completare quelli aperti e rifornire gli stock vista la domanda in crescita. Stiamo lavorando duramente per far tornare nuovamente disponibili i prodotti ed aggiorneremo i clienti non appena potranno tornare ad ordinare.”
Non ci viene ancora data una tempistica, ma è normale: Amazon vuole prima smaltire tutto il lavoro accumulatosi per poi ristabilire la normalità. Il comunicato fa riferimento al mercato USA: provando ad acquistare prodotti Amazon Pantry dall’Italia si riesce ancora a farlo. È possibile che questa decisione sarà gradualmente estesa anche alle altre nazioni. C’è da dire che al momento Pantry è talmente congestionato che la stragrande maggioranza dei prodotti di largo consumo non sono più disponibili. Le rimanenze comprendono perlopiù prodotti accessori o dei marchi più costosi e, quindi, con meno appeal.
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